Tre anni di governo e quasi tutti bocciati: sono i ministri dell’attuale governo Gentiloni. A giudicare dai risultati provvisori delle sezioni fino ad ora scrutinate infatti sono pochi i ministri uscenti che riusciranno a venire eletti nel collegio uninominale dove sono stati candidati.

Marco Minniti, ministro dell’Interno e candidato del centrosinistra a Pesaro, verrebbe battuto non soltanto dal candidato del centrodestra Anna Maria Renzoni Bezziccheri, ma anche dal candidato del Movimento 5 stelle, autosospesosi per la vicenda dei bonifici mancati e falsificati. Questo il risultato che emerge al 10% di seggi scrutinati. Un dato non ancora definitivo, ma in linea con altre bocciature importanti.

Fuori anche il ministro della cultura Dario Franceschini, candidato a Ferrara, e il ministro della coesione territoriale Claudio De Vincenti, candidato a Sassuolo. A preoccupare il Pd in questo caso è tutta la regione Emilia Romagna, che sembrerebbe aver perso il ruolo di roccaforte rossa: il Pd non solo non avrebbe più la posizione di primo partito, ma neanche di prima coalizione, uno scenario impensabile fino a pochi anni fa.

Ce la fanno il ministro dei trasporti uscente Graziano Delrio e quello della sanità Beatrice Lorenzin, anche se il suo partito Civica Popolare non raggiunge il quorum per entrare in Parlamento. Bocciata invece il ministro della difesa uscente Roberta Pinotti, terza nel collegio uninominale di Genova. Mentre a Siena è testa a testa tra Pier Carlo Padoan e l’avversario della Lega Claudio Borghi.

Bocciata anche uno dei ministri più controversi del governo uscente, Valeria Fedeli, battuta dalla candidata del centrodestra nel collegio uninominale di Pisa al Senato. In controtendenza rispetto al resto del Paese i risultati provvisori che riguardano il Trentino Alto Adige, dove il centrosinistra, con la sottosegretaria Maria Elena Boschi, sarebbe la prima coalizione, seguita da centrodestra e Movimento 5 stelle.