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Un’auto sepolta dalla neve a Chieti

Neve e gelo in Abruzzo, fiamme in Liguria. Sono queste le due regioni più colpite dal maltempo. Nella provincia di Chieti, moltissime le case rimaste al buio per mancanza di corrente elettrica. A Genova, invece, si combatte contro le fiamme che hanno causato quasi 300 sfollati. E il vento non aiuta.

È emergenza neve in Abruzzo. L’ondata di gelo che in questi giorni si è abbattuta sul centro Italia non dà tregua. Sono 74 i Comuni che hanno dovuto fare i conti con l’interruzione dell’energia elettrica per un totale di 55mila utenze, mentre sono quasi duemila le famiglie rimaste senza acqua. Le nevicate hanno messo in ginocchio molte attività e servizi pubblici. I disagi più gravi li hanno avuto i comuni della provincia di Chieti.

Moltissimi gli alberi caduti sotto il peso della neve e i danni causati a fabbriche e centrali elettriche. Si sta provando a ripristinare la situazione in queste ore, ma probabilmente tante famiglie resteranno a lungo  senza riscaldamento. La società del gruppo Enel, e-distribuzione, che gestisce le reti di media e bassa tensione ha intensificato il lavoro della propria task force per far fronte all’emergenza. “Ben oltre 300mila persone sono senza elettricità, cioè più di un quarto della popolazione regionale”, afferma il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca. Sono 150 i gruppi elettrogeni impiegati per fare fronte all’emergenza, mentre sulle strade operano circa 50 mezzi speciali. Sono state già riattivate migliaia di utenze a Ortona (Chieti) per la riparazione della dorsale Terna dell’alta tensione,  che oggi sta avendo le stesse difficoltà nell’area vestina e nel Teramano.

Nella provincia di Teramo sono circa tremila le persone rimaste senza corrente elettrica. Quello che più preoccupa è che la neve non smette di cadere e potrebbe provocare nuovi danni. Sull’autostrada A14 resta chiuso al traffico il tratto in direzione sud che va da Pescara Ovest a Lanciano per effettuare la rimozione di alcuni cavi caduti.

In Liguria, invece, i disagi sono dati dagli incendi causati dal forte vento. Ieri, a Nervi, le fiamme hanno costretto a sfollare 13 persone. Questa mattina la storia si è ripetuta. Un nuovo incendio è divampato  in Val Varenna alle spalle di Pegli. Il fuoco è arrivato anche a Villa Pallavicini e in Villa Doria, dove tutta la parte alta è rimasta carbonizzata.  “Per precauzione abbiamo chiuso le scuole Mazzini, Alessi e dell’infanzia di Val Varenna”, ha dichiarato l’assessore alla protezione civile comunale Gianni Crivello. I vigili del fuoco saranno aiutati da quattro squadre esterne in arrivo da Torino, Milano, Reggio Emilia e Alessandria. Nonostante le difficili condizioni a causa del forte vento, sono in azione 4 Canadair, 2 per ciascun fronte di fiamme.