Le campane della chiesa, gli adulti al bar della piazza e i bambini che giocano al parco. È questo ciò che ci si immagina pensando al centro di un paese di provincia. Ma Porto Mantovano è uno dei tanti comuni nati dopo l’urbanizzazione della provincia di Mantova: 16 mila abitanti a cui manca un vero centro di aggregazione cittadino. È per questo che il sindaco Massimo Salvarani si è posto l’obiettivo di riqualificare l’area di accesso al Drasso Park, il parco giochi per bambini del paese.
Quest’area di accesso al parco è caratterizzata da ampi spazi destinati al parcheggio che creano un vuoto urbano. Specialmente dopo la realizzazione della palestra Pertini, si è venuto a creare un “non luogo” tra la via principale del paese (via Papa Giovanni XIII) e l’impianto sportivo stesso. Un punto di snodo fondamentale, perché fa da ponte tra la piazza dove si svolge la vita cittadina – ad esempio il mercato comunale – e la zona che comprende il Drasso Park, la scuola materna e la scuola di musica.

 

Il parco era già stato recuperato dopo anni di abbandono, affidandolo in gestione all’Associazione di volontariato “Porto in Rete”. Adesso quello che interessa all’amministrazione comunale, all’associazione e ai cittadini, è recuperare l’area di ingresso: per questo è stato sviluppato il progetto di un Auditorium da 260 posti, che potrà essere usato anche durante le stagioni invernali per ospitare eventi di vario genere. Quello che infatti manca a Porto è un polo culturale: «Un luogo dove organizzare una mostra o un cineforum, per completare il profilo del paese», dice il sindaco Salvarani. «Si sente la mancanza della “piazza”, dell’“agorà”, ed è per questo che abbiamo deciso di nominare simbolicamente così questo futuro bene comune». Il focus è creare un punto di aggregazione, ma anche di partecipazione, raggruppando una serie di servizi a pochi passi l’uno dall’altro: il parco, la piscina, il mercato e infine anche il centro culturale. Questa struttura sorgerà in posizione “parallela” a quella della palestra. Andrà quindi a chiudere sul lato lungo l’area di accesso al Drasso Park, che si immagina riconvertita in una piazzetta con alberi e panchine. La trasformazione prevede anche che venga ridisegnata l’area parcheggio antistante.

Massimo Salvarani, sindaco di Porto Mantovano

Allo stato attuale il progetto dell’auditorium sta progredendo con i lavori di costruzione dell’edificio sulle fondamenta già poste. I pilastri in cemento armato mostrano il perimetro e i sostegni della struttura che sarà, che, come spiegato dall’architetto Rossella Moffa (responsabile dell’ufficio tecnico del Comune), «vedrà l’inaugurazione entro la fine del mese di settembre, proprio con l’arrivo della stagione autunnale». Con i lavori che procedono a ritmi serrati e a pochi mesi dalla sua ultimazione, si possono già iniziare a tracciare le prime aspettative sul futuro edificio pubblico.
Federico Avigni, presidente dell’Associazione “Porto in Rete” si augura che «l’auditorium diventi la casa di iniziative culturali e di intrattenimento per i cittadini, ma anche organizzate dai cittadini stessi. Sul territorio sono presenti numerose attività nate spontaneamente, come la compagnia di teatro in dialetto mantovano: speriamo che anche loro, come tanti altri, possano sfruttare questo nuovo spazio comune». Una “casa della comunità”, quindi, all’interno di una “piazza della comunità”, animata dalle attività delle associazioni locali: incontri di sensibilizzazione per le famiglie, così come feste ed eventi per favorire una partecipazione diretta della cittadinanza alle azioni di raccolta fondi dell’amministrazione. L’idea è quella di far pagare un biglietto di minimo importo per ogni appuntamento, in modo da poter autofinanziare i lavori necessari alla manutenzione dell’impianto e per responsabilizzare e coinvolgere i cittadini nella gestione di un bene davvero comune.

 

Come accennato in precedenza, l’associazione si occupa anche della gestione del Drasso Park, che ha riaperto dopo anni di abbandono causati da gestioni fallimentari: sono state acquistate nuove giostre per bambini, sistemato lo spazio verde e creata una serie di appuntamenti durante la stagione estiva. «L’obiettivo è quello di organizzare eventi rivolti a diverse generazioni, ma con un’attenzione particolare ai giovani, che sono la fascia più fragile», dice Avigni.
Proprio per questi eventi i volontari dell’associazione potranno sfruttare lo spazio ristoro appena ristrutturato dal Comune all’interno del parco. Là dove un tempo sorgevano gli spogliatoi dello stadio comunale, di cui si vedono ancora gli spalti, è stato realizzato un locale composto da una sala, una cucina e un bancone per servire cibo e bevande. Questo spazio viene messo a disposizione per le feste private o durante i numerosi eventi organizzati nel parco. Ad esempio, a fine maggio c’è l’annuale festa di fine anno scolastico a cui sono invitati tutti i ragazzi di Porto Mantovano. A giugno si svolge il Festival della Birra e durante l’estate il “Porto’s Got Talent” a cui possono partecipare tutti i cittadini, come pubblico o concorrenti: eventi che raccolgono ogni anno una fetta consistente di cittadinanza.
La dimostrazione, per il Drasso Park così come per il futuro auditorium, che «per creare contenuti servono prima di tutto i contenitori».