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L’Unione Europea? «Incerta e ripiegata su se stessa». Parola di Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica, davanti alle Camere riunite, non risparmia qualche critica all’Europa, ma lancia un monito di speranza. «Fatti gli europei è ora necessario fare l’Europa».

L’auspicio del capo dello Stato ha aperto a Montecitorio le celebrazioni per i trattati di Roma previste per il 25 marzo, giorno della ricorrenza. Standing ovation per Mattarella, anche da parte di deputati e senatori del M5S, mentre erano assenti i parlamentari della Lega Nord che hanno manifestato in piazza.

 

Cosa sono i trattati- Era il 25 marzo del 1957, al Quirinale c’era Giovanni Gronchi e il presidente del Consiglio era Antonio Segni. Il ministro degli Esteri Gaetano Martino firma i trattati di Roma insieme ai colleghi di altri cinque Paesi, fondando la Cee (Comunità Economica Europea). Erano i rappresentanti di Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo, e dopo 60 anni torneranno a Roma insieme a quelli degli altri 21 Paesi che compongono l’Unione, escluso il Regno Unito pronto a negoziare l’uscita dal 29 marzo. Nel ‘57 i trattati lanciarono il mercato unico. A quella firma seguirono il trattato di Bruxelles del ’65, quello di Maastricht nel ’92, con la nascita della moneta unica, quello di Lisbona nel 2009, oggi in vigore.

Ricorrenza- L’Italia 60 anni dopo torna protagonista. Sabato 25 marzo sono attesi a Roma 50 pullman e 25mila persone. I 27 capi di Stato e di Governo dell’Unione arriveranno però nel pomeriggio di venerdì, quando li riceverà Papa Francesco in udienza privata a San Pietro. Obiettivo dell’incontro sarà lo stesso rilancio della Comunità europea, come lo fu la firma dei trattati 60 anni fa. Una dichiarazione congiunta che impegnerà i Paesi dell’Ue a portare avanti un progetto scosso dall’ascesa dei populismi e dall’avvio dei negoziati sulla Brexit di fine marzo. «L’Unione è un modello di democrazia e libertà che va rilanciato» ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini. «Il cammino di integrazione non può arrestarsi nonostante le sfide che abbiamo di fronte», le ha fatto eco il presidente del Senato Pietro Grasso.

Programma- Il 25 marzo, dopo l’incontro con il Papa della vigilia, i leader dei 27 arriveranno alle 9:00 al Palazzo dei Conservatori in Campidoglio, dove saranno presenti anche i vertici delle istituzioni europee per le celebrazioni ufficiali. Dopo le foto di rito e le conferenze stampa congiunte, alle 13:00 ci sarà il pranzo offerto dal presidente Mattarella al Quirinale. Nel programma è prevista anche una visita istituzionale a Norcia e nelle zone colpite dal terremoto dello scorso ottobre, da parte del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e dei leader dei gruppi politici di Bruxelles.

Sicurezza- Dopo l’attentato di Westminster a Londra, la questura di Roma ha rinforzato il piano di sicurezza per far fronte al terrorismo. Dei sei cortei previsti tre sono organizzati da associazioni antieuropeiste come Eurostop, No sociale a Euro, Ue e Nato e il neonato Movimento Nazionale per la Sovranità, mentre da giorni si teme una partecipazione dei black bloc. La capitale sarà così blindata in più parti. Il questore Guido Marino ha stabilito la chiusura di tutti i musei e il divieto per i manifestanti di portare caschi e copricapi utilizzabili per i travestimenti. Proibiti petardi e materiali esplosivi, zaini e borse saranno controllati nei punti strategici del centro. Le zone di massima allerta sono suddivise in area verde ed area blu. La prima comprende il Quirinale, via 4 Novembre, via del Corso e via del Tritone. La seconda piazza Venezia e i Fori Imperiali. Fra manifestanti, cortei e presenza dei capi di Stato i provvedimenti più severi per il rischio infiltrazioni saranno applicati invece nella zona rossa del Campidoglio.