Foto di: Fabio Castellanza/DeepBlueMedia

Foto di: Fabio Castellanza/DeepBlueMedia

«Credo che nuotare 18 chilometri al giorno in allenamento sia abbastanza per tentare la 10 chilometri in acque libere, ma gli 800 e i 1.500 stile libero restano la priorità». A dirlo è Gregorio Paltrinieri, oro olimpico in carica nella specialità più lunga, durante la conferenza stampa di giovedì 9 marzo che ha inaugurato ufficialmente la settima edizione del Trofeo Città di Milano. A lanciare la rassegna meneghina organizzata da Nuotatori Milanesi c’era anche Gabriele Detti, che a Rio 2016 ha collezionato due bronzi, uno accanto all’amico Greg e l’altro nei 400 metri stile libero. «Siamo qui più che altro per testarci, è la prima gara della stagione», ha dichiarato Detti, ma un po’ di sano agonismo tra i “gemelli diversi” del nuoto italiano non manca mai: «Cercherò comunque di fare una bella gara e toccare la piastra per primo», ha precisato Paltrinieri.

Campioni e persone – La Sala Pirelli del palazzo della Regione è tutta per loro. «Gregorio e Gabriele sono un esempio per tutto il mondo del nuoto e dello sport – ha detto il padrone di casa, Roberto Del Bianco, presidente di Nuotatori Milanesi -. Bravura, ma non divismo. Ecco perché questi testimonial mi piacciono». «Dentro ai campioni ci sono persone, non dimentichiamolo», ha aggiunto Oreste Perri, presidente del Coni lombardo. «Non siamo delle cose da buttare in acqua che devono solo nuotare – le parole di Paltrinieri – serve anche fare e pensare ad altro. Se l’oro di Rio 2016 mi ha cambiato? Io non credo di essere cambiato, ma è chiaro che aumenta l’interesse nei nostri confronti e magari anche per il nuoto, quello fa sicuramente bene. Però non è una cosa che mi pesa o mi dà fastidio. A me fa piacere che la gente mi riconosca e mi faccia i complimenti».

Foto di rito dopo la conferenza stampa. Di Fabio Castellanza/DeepBlueMedia

Foto di rito dopo la conferenza stampa. Di Fabio Castellanza/DeepBlueMedia

Futuro tra vasca e acque libere – Il 2016, l’anno delle tre medaglie olimpiche, partì proprio con ottime prestazioni al Trofeo Città di Milano dello scorso marzo. Adesso all’orizzonte ci sono i Mondiali di Budapest, in programma dal 23 al 30 luglio 2017. Ma Detti non vuole correre: «Cercheremo di andare forte senza aspettarci grosse cose perché siamo reduci dagli allenamenti in altura, non guardo troppo avanti. In Ungheria comunque farò le solite gare: 400, 800 e 1.500 stile libero». Paltrinieri il 26 marzo esordirà nella 10 chilometri in acque libere, una nuova scommessa per il futuro: «Sono curioso, non so come potrà andare. Sarà la prima dopo tanto tempo, da bambino avevo fatto alcune gare in mare. Voglio avere nuovi stimoli ma non credo che cercherò la qualificazione su questa distanza per i Mondiali di Budapest. Ho ancora tanto da fare in piscina e le gare di fondo sono pochi giorni prima».

La gara – Il settimo Trofeo Città di Milano si svolgerà venerdì 10 e sabato 11 marzo alla piscina Samuele di via Trani. Batterie dalle 9, finali dalle 16: diretta streaming sul sito di Nuotatori Milanesi. Attesa anche Federica Pellegrini. Domenica 12 toccherà ai giovani. Perché dopo Rio 2016 è già tempo di guardare avanti, anche se Paltrinieri e Detti hanno appena 22 anni. Eloquente il messaggio del direttore tecnico Cesare Butini: «Qui comincia il lungo ciclo per Tokyo 2020 e mi aspetto molto dai giovani per un graduale inserimento nella nazionale maggiore».


Infografica di Francesco Caligaris

Francesco Caligaris e Giulia Riva