«Anche io posso correre per le elezioni italiane. Sono un comico, amo gli animali e soprattutto ho un vulcano a controllo remoto». La sera di domenica 25 febbraio il comico John Oliver ha chiuso la puntata del Last Week Tonight chiedendo il voto degli italiani davanti a un vulcano in miniatura che schizzava scintille verso il soffitto dello studio televisivo. Il conduttore britannico diventato famoso negli Stati Uniti ha dedicato alle elezioni italiane del prossimo 4 marzo una puntata del suo show in onda sul canale HBO.

Il circo italico – Prima di arrivare alla sua candidatura, John Oliver ha spiegato ai suoi spettatori quali sono le dinamiche delle elezioni italiane. Ha sferzato ogni leader politico mostrando le loro performance più imbarazzanti o inquietanti. Da un giovane Matteo Renzi che sbaglia clamorosamente la soluzione alla Ruota della Fortuna di Mike Bongiorno a Silvio Berlusconi e tutte le cronache del Bunga Bunga, passando per Matteo Salvini, le cui politiche sull’immigrazione vengono definite degne di una Mary Poppins fascista. Alla fine della puntata, John Oliver mette insieme tutti gli elementi raccolti e lancia la sua candidatura. Secondo lui non può non piacere agli italiani. È un comico come Beppe Grillo, ama gli animali come Berlusconi e ha partecipato a uno show televisivo italiano come Renzi, come dimostra mandando in onda una clip costruita ad hoc. In più il comico sostiene di avere ancora una carta da giocare: estrae un telecomando e attiva un vulcano a controllo remoto installato in studio, una delle meraviglie tanto chiacchierate ma mai documentate di Villa Certosa.

Il format – Ma fra i simboli che troveremo sulla scheda elettorale non ci sarà quello del del partito che sostiene John Oliver. La sua trovata fa parte di uno schema che ritorna spesso nei suoi spettacoli. Prima presenta un argomento, sottolineando i suo aspetti più buffi o paradossali e poi prende posizione in prima persona, a volte per finta, a volte per davvero. Nel corso delle ultime edizioni del Last Week Tonight ha fondato una sua chiesa e contribuito a far crollare un sito chiedendo ai suoi spettatori di collegarsi e lasciare commenti in massa. Del resto, qualsiasi strategia è valida per far ridere in un late show, il format televisivo diffuso nella televisione anglosassone in cui John Oliver è diventato un maestro. Bastano quattro elementi per realizzarlo: una scrivania, un conduttore in abito elegante, il panorama notturno di una grande città come sfondo e qualche risata registrata o, meglio, un pubblico vero.