La Sicilia accende il dibattito politico nell’ultimo appuntamento alle urne prima delle elezioni legislative. Saranno 4,6 milioni i cittadini chiamati ai seggi per eleggere il governatore e i membri dell’assemblea regionale. Election day domenica 5 novembre. Dalle 8 alle 22 sarà possibile scegliere il governatore e i candidati in lista, i quali in Sicilia possono essere chiamati anche deputati, in virtù dello Statuto Speciale della regione. Dal 2001 il governatore si può eleggere direttamente, mentre con la riforma del 2013 i membri dell’assemblea saranno 70 invece di 90, scelti secondo un sistema proporzionale collegato alle liste. La soglia di sbarramento prevista è fissata al 5% e i collegi sono stati divisi su base provinciale.

Candidati –  Per il posto di governatore sarà una corsa a cinque, con un confronto a due secondo i sondaggi diffusi da Demos&Pi. Testa a testa fra il candidato di centro-destra Nello Musumeci (35,5%)  e quello del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri (33,2), in vantaggio sulla coalizione di centrosinistra guidata da Fabrizio Micari (15,7%) e dalla sinistra di Claudio Fava (13,8). Chiude il candidato indipendente Roberto La Rosa che non dovrebbe andare oltre il 2%. Ma qualsiasi esito resta aperto, nel momento in cui circa il 23% dei cittadini ha detto di essere indeciso e che deciderà solo di fronte alla scheda elettorale.

Alleanze – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sono uniti sul nome di Musumeci, sostenuto anche dal movimento civico #DiventeràBellissima. Membro dell’assemblea e già candidato alla presidenza della regione, il volto del M5s Cancelleri è stato selezionato attraverso il sistema delle primarie online, mentre su Micari, attuale rettore dell’università di Palermo, convergono il Partito Democratico, Alternativa Popolare di Angelino Alfano, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il Centro Democratico di Bruno Tabacci. Fava, figlio del giornalista Pippo Fava ucciso dalla mafia nel 1984, è invece sostenuto dai bersaniani di Movimento Democratico e Progressista, Sinistra Italiana e dai Verdi. La Rosa è infine il volto del movimento politico indipendentista Siciliani Liberi. Il quadro delle alleanze per gli analisti dovrebbe favorire la coalizione di centro-destra e il M5s che corre da solo, mentre potrebbero essere decisive le divisioni della sinistra.

Prospettive – L’appuntamento siciliano è seguito da tutti i partiti, nel momento in cui il rosatellum bis, la nuova legge elettorale, potrà favorire le coalizioni nel prossimo voto nazionale. Micari ha lamentato uno scarso impegno dei vertici Pd nel sostenere la sua campagna elettorale e teme le ripercussioni dell’ultimo governo di Rosario Crocetta. Silvio Berlusconi è pronto a ripresentare la coalizione in primavera, ma gli alleati frenano. «Nessuno ha ancora parlato di alleanze nazionali o di ministeri», la replica del segretario della lega Matteo Salvini. Beppe Grillo ha parlato ad Aci Trezza di fronte a sostenitori M5s e non: «Avete l’opportunità di scegliere fra il futuro e un mondo in estinzione. Siamo incapaci? Di sicuro impariamo in fretta.». Poi una battuta contro l’astensionismo che riguarderebbe, sempre secondo i sondaggi, un elettore su due: «Non potete perdere questa occasione, l’indifferenza è morte», ha concluso Grillo.