Un’ora è bastata per risolvere i nodi che dividevano Lega e Movimento 5 stelle sugli argomenti all’ordine del giorno nel consiglio dei ministri programmato per oggi pomeriggio alle 18. Dopo il vertice di maggioranza di questa mattina, da Palazzo Chigi vengono sciolte le riserve: “i fondi ci sono” e stasera, quota 100 sulle pensioni e reddito di cittadinanza potranno esser convertiti in legge. All’incontro erano presenti, oltre al presidente del consiglio Giuseppe Conte e ai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, anche il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, i sottosegretari Laura Castelli e Massimo Garavaglia e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. «Tutto risolto, tutto bene, il testo è pronto», ha commentato Durigon. Mentre Di Maio ha esultato: «Oggi è una giornata importante e a vincere sono, come sempre, i cittadini. Un risultato che ripaga anni di battaglie portate avanti dal M5S».

I nodi – L’incontro di oggi costituisce una tappa chiave nella corsa verso l’approvazione del “decretone”, che dovrebbe consentire l’introduzione dei due provvedimenti cardine del contratto di governo ad aprile, prima delle elezioni europee, rendendo effettive le promesse fatte nel corso della campagna elettorale. «Il nodo del Tfr agli statali è stato risolto», ha aggiunto il sottosegretario al Lavoro, alludendo allo scontro che aveva coinvolto i due partiti di maggioranza sul tema del trattamento di fine rapporto legato a quota 100. È stata approvata la richiesta della Lega, sulla quale Salvini non era disposto a indietreggiare. La liquidazione ai dipendenti statali verrà data immediatamente a chi va in pensione dopo aver raggiunto i 38 anni di contributi avendo compiuto 62 anni d’età. Per i 5 stelle, questo avrebbe comportato la richiesta di un prestito alle banche da parte dello stato, con un conseguente aumento dei tassi di interesse e perdita di consensi.

Rdc – L’altra questione da risolvere riguarda il reddito di cittadinanza per i disabili, che il leader della Lega aveva dichiarato di non voler accettare, a meno che non vengano aggiunti dei fondi specifici, facendo scattare la polemica. Dopo il vertice che si è tenuto questa notte, il vicepremier Luigi Di Maio ha però dichiarato: «Non ci sono sorprese. Il sito per il reddito di cittadinanza parte a marzo e da fine aprile lo eroghiamo», e premier Conte in un’intervista alla Stampa ha parlato di soluzione condivisa: «Chi ha un familiare disabile a carico non sarà costretto ad accettare un lavoro che ricada in un raggio sopra ai 250 km dalla propria abitazione per non perdere il sussidio e, in caso si decidesse comunque di non rinunciare alla proposta lavorativa, si avrà diritto a un incentivo di un anno».

Le risorse –  Il fondo Imu-Tasi avrà altri 80 milioni di euro in più rispetto a quelli previsti dalla Manovra. Stando alle fonti del Mef, le risorse aggiuntive sono state reperite dal viceministro dell’economia Laura Castelli e oggi alle 14 verranno presentate alla conferenza Stato – città. Secondo quanto riportato dalla nota di Palazzo Chigi, il vertice ha dato anche il via libera allo stanziamento del fondo voli Alitalia.