Due anni di giornalismo web, cartaceo, radiofonico e televisivo. Ma anche di formazione economica, giuridica e deontologica. La Scuola di Giornalismo Walter Tobagi riparte a ottobre con il suo ottavo biennio, per insegnare a 30 ragazzi e ragazze a diventare i migliori giornalisti di domani. Comunicatori curiosi, professionali e soprattutto capaci di dare valore alle informazioni che riguardano la società a tutto tondo. Ed è proprio con questa visione che 15 aziende leader dell’economia italiana e internazionale hanno deciso, riunendosi all’interno dell’associazione Confimprese, di finanziare una borsa di studio che aiuterà uno studente a sostenere il costo del Master di primo livello dell’Università degli Studi di Milano per il ciclo 2018-2020.

Confimprese ha quindi deciso di contribuire e investire nella missione che da sempre è quella della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi: garantire a tutti l’accesso  alla professione giornalistica, perché il mondo dell’informazione possa arricchirsi di comunicatori preparati e in grado di affrontare le sfide che oggi, più che mai, contraddistinguono il giornalismo. Aziende legate all’editoria, come Feltrinelli e Mondadori, hanno scelto di appoggiare il progetto della borsa di studio Confimprese. Ma non solo: partecipano anche grandi nomi del mondo della ristorazione come Domino’s Pizza, la seconda più grande catena di pizzerie degli Stati Uniti con più di 11mila locali in 70 Paesi nel mondo, e Rossopomodoro, azienda italiana che comprende anche i marchi Anema e Cozze, Rossosapore e Ham Holy Burger. Con loro, inoltre, il Gruppo Cibiamo, Chef Express – Gruppo Cremonini, Queen’s Chips, Fry Chicken, e la yogurteria.

«Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto della Borsa di Studio Confimprese per la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi, perché riteniamo che sostenere un ragazzo meritevole nel percorso biennale di studi della scuola sia un’iniziativa di prim’ordine», dice Mario Resca, presidente di Confimprese. Un pensiero condiviso anche da colossi del mondo della moda che hanno scelto di contribuire all’istituzione della borsa di studio, tra cui il marchio di biancheria intima Yamamay, che conta oltre 600 negozi in tutto il mondo ed è stata la prima italiana del settore ad espandere la propria attività tramite un negozio online. Poi la svizzera Tally Weijl (780 negozi in 37 Paesi) e le nostrane Pittarosso e Scarpe e Scarpe. Infine, ad accettare la proposta da Confimprese, anche Costa Group, azienda leader nel mondo dell’arredamento di locali, negozi e hotel, e la società di consulenza Ernst & Young. L’obiettivo, spiega Resca, è quello di «conseguire un’informazione di qualità e di conseguenza creare professionalità valide in grado di fornire contenuti di valore a lettori e imprese».

Sono quindici in tutto, quindi, le aziende che hanno scelto di contribuire alla borsa di studio della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi, unendosi sotto l’ala di Confimprese le cui catene investono una media di 1.2 milioni di euro all’anno per formare le proprie risorse: «Il mondo dell’associazionismo permette anche queste sinergie di intenti e obiettivi comuni tra aziende di diversi settori merceologici – conclude Resca – ma unite dall’appartenenza a un’associazione, che non solo sostiene gli interessi della categoria ma si fa promotrice di azioni pregevoli nei confronti dei giovani, i futuri comunicatori e manager del nostro sistema Paese».

Il bando per l’ammissione all’ottavo biennio della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi verrà pubblicato a inizio giugno sul sito della Scuola (www.giornalismo.unimi.it) e su quello di Ateneo (www.unimi.it). Le selezioni per l’ammissione sono per titoli ed esami: una prova scritta e un colloquio orale (TUTTI I DETTAGLI). Le borse di studio, come negli anni precedenti, saranno assegnate per merito ai primi classificati nella graduatoria finale di ammissione al Master.