«Vendo il prodotto degli editori da quarant’anni ma ancora non li capisco». È uno sfogo aspro quello di Armando Abbiati. Il presidente del Sindacato nazionale autonomo giornalai (Snag) dal palco del convegno “La filiera della carta stampata” presso l’Università degli studi di Milano si scaglia contro gli editori. La ragione?La crisi delle edicole. Un mondo fatto di difficoltà economiche e serrande abbassate: dal 2004 al 2014 hanno chiuso i battenti più di 10mila rivendite. Da 40mila edicole si è passati a poco meno di 30mila. Un calo del 25 per cento che ha inasprito i rapporti col mondo editoriale, reo secondo il sindacato «di aver danneggiato gli edicolanti puntando sugli sconti del 50 per cento per gli abbonamenti».

Una strategia che, complice la diffusione del web, ha allontanato il cliente dal punto vendita e che secondo Abbiati mortifica il lavoro di tanti giornalai. Per combattere questa tendenza, la Snag ha presentato l’iniziativa “leggievendi” che consente ai clienti di restituire il prodotto acquistato in edicola in cambio di un rimborso del 50 per cento sul prezzo di copertina. L’idea di base è spingere il lettore a recarsi due volte nel punto vendita. Chi compra quotidiani, settimanali e mensili potrà tornare in edicola entro un certo lasso di tempo: per i giornali le 13 dello stesso giorno, per i settimanali due giorni dopo e per i mensili una settimana. In altre parole si tratta di un mercatino dell’usato che, oltre a trasformare gli edicolanti in piccoli imprenditori, mira anche a avvicinare gli italiani alla lettura. E, in un Paese dove il 60 per cento della popolazione non legge nemmeno un libro all’anno, la sfida è più che aperta.

Ad affiancare leggievendi due proposte della Snag al governo: il ticket cultura e l’informatizzazione della rete di vendita. Nel primo caso si tratterebbe di in buono per i lettori più giovani pensato per avvicinarli al mondo delle edicole. La clientela under25 è infatti quella più difficile da attrarre ma secondo Abbiati «la più importante su cui puntare». L’informatizzazione è invece una questione complessa. Si tratta di creare un network di vendita 2.0 che consenta di velocizzare la distribuzione grazie a ingenti finanziamenti statali. Un’operazione ancora al centro del dibattito tra governo, Snag e Fieg, la Federazione italiana editori.

Diana  Cavalcoli