Una Rai senza sprechi e che razionalizzi le risorse, un Governo che smetta di andare avanti a colpi di decreti legge e fiducia e una magistratura sempre più indipendente dagli altri poteri dello Stato. Sono queste le richieste che Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle, ha fatto giovedì 26 febbraio in oltre un’ora di colloquio con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’incontro era stato annunciato ieri con un post sul blog dello stesso Grillo che ne aveva spiegato la necessità dicendo che si trattava di un colloquio “per esporgli le necessità più urgenti per il Paese e per chiedergli, per quanto nelle sue possibilità, di intervenire”. Insieme a Grillo, sono saliti al Colle anche il guru del Movimento Gianroberto Casaleggio e la più giovane iscritta al M5S in rappresentanza di tutti gli iscritti e gli attivisti di tutta Italia. La ragazza, secondo quanto aveva rivelato l’agenzia di stampa AdnKronos, sarebbe una diciottenne originaria di un paesino siciliano vicino Palermo, città da cui proviene lo stesso Presidente della Repubblica.

Alla fine è andato al Quirinale anche quello che sarebbe potuto essere il grande assente del giorno: il vicepresidente della Camera Luigi di Maio, che su Facebook ieri sera scritto un post in cui si era detto orgoglioso della presenza dell’attivista 18enne sebbene la settimana scorsa avesse indicato il proprio nome nella delegazione che avrebbe incontrato Mattarella.

Post Di Maio

Alle 12.59 Beppe Grillo ha twittato una foto di sé con la delegazione del Movimento Cinque Stelle. Pochi minuti dopo, sul blog del comico genovese è stato pubblicato un post riassuntivo sull’incontro con Mattarella. “Oggi vi è stato l’incontro al Quirinale con il PdR Sergio Mattarella e la delegazione del M5S. L’incontro è stato cordiale e costruttivo e, da parte del M5S, si spera che in futuro ve ne siano altri”, ha scritto Grillo. Ecco i temi affrontati dagli esponenti del M5S.

Priorità assoluta è la riforma della Rai: “È necessaria un’accelerazione della riforma dell’informazione del servizio pubblico televisivo volta a evitare sprechi e duplicazioni e un rafforzamento dei principi di oggettività, imparzialità, completezza e lealtà dell’informazione”. Per questo motivo, il M5S propone bandi pubblici e aperti anche ad esterni per scegliere i direttori dei tg. Grillo e Casaleggio indicano anche i requisiti: “Una pregressa esperienza giornalistica di eccellenza, la fondata capacità potenziale ad assumere la direzione di una testata giornalistica e doti innovative e apertura alle esigenze della modernità”.

Per quanto riguarda il rispetto della Carta Costituzionale, a Mattarella viene chiesto di vigilare “sulla salvaguardia, formale e sostanziale, della forma di governo parlamentare” e sulla necessità “di arginare la prevaricazione governativa nel procedimento legislativo”. Che tradotto vuol dire che i Cinquestelle non vogliono più una maggioranza di Governo che vada avanti a colpi di decreti legge (ben 28 in un anno di Renzi), maxiemendamenti e fiducie parlamentari (34 in dodici mesi di Governo a guida Pd). Grillo ha chiesto che nei prossimi mesi si lavori per un potenziamento dei poteri del Presidente della Repubblica in termini di rinvio delle leggi: “Un controllo preventivo, posto a garanzia della complessiva coerenza del sistema costituzionale”.

Anche per quanto riguarda le due riforme principali del Governo Renzi, quella costituzionale e quella elettorale, Grillo e Casaleggio hanno ribadito a Mattarella la loro linea: nelle due riforme sono stati riscontrati profili di incostituzionalità. Ma il leader cinque stelle è tornato a parlare di lotta alla corruzione e alla mafia, quelle che anche Mattarella nel suo discorso di insediamento aveva definito come “priorità assolute”. Grillo ha denunciato al Capo dello Stato “la dolosa inerzia parlamentare nell’esame dei disegni di legge in materia, perdurante da due anni”.

Maggiore autonomia della magistratura ed elezione dei giudici della Corte Costituzionale in tempi rapidi e senza condizionamenti dei partiti: ecco altre due questioni fondamentali per Grillo. Che però, in chiusura, ha riportato al centro del colloquio uno dei temi caldi della sua campagna elettorale del 2013: il reddito di cittadinanza. La proposta del M5S – ha ricordato la delegazione al Presidente della Repubblica – è in un disegno di legge che si trova in discussione alla commissione lavoro di Palazzo Madama, ma può godere della calendarizzazione, in sole 4 sedute, prevista dalla procedura del Senato.

L’incontro con Grillo avviene all’indomani di quello con la Lega Nord. Mercoledì 25 era stata una delegazione del Carroccio a recarsi al Quirinale. Il leader leghista Matteo Salvini aveva invece preferito rimanere nella piazza del Campidoglio, dove era in corso una piccola manifestazione contro il sindaco di Roma Ignazio Marino. L’attesa è ora per sabato, per la manifestazione che vedrà la Lega Nord in piazza con i neofascisti di Casa Pound.

Chiara Baldi