Debora Serracchiani, vicesegretario nazionale del Pd (foto Ansa)

Debora Serracchiani, vicesegretario nazionale del Pd (foto Ansa)

“Non è saltato il patto del Nazareno, si è rotta Forza Italia”. Ai microfoni del Gr1 Rai Debora Serracchiani, vicesegretaria del Pd, parla della spaccatura tra i due partiti e rincara la dose. “Auspichiamo che loro stiano sulle riforme, così come in passato, ma se così non fosse, l’assenza di Berlusconi e di Brunetta a noi semplifica la vita”.

Parole forti che giungono a seguito dell’ufficializzazione della rottura del patto del Nazareno. Decretata dal comitato ristretto del partito del Cavaliere, convocato a seguito di un faccia a faccia tra Fitto, Berlusconi e Verdini. Durante la riunione a Palazzo Grazioli i capigruppo di Forza Italia alla Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, avrebbero rassegnato le proprie dimissioni, subito respinte dall’ex premier.

Al centro delle polemiche, come prevedibile, la scelta del nuovo Capo dello Stato, su cui Forza Italia non è stata tenuta in considerazione. “Il patto del Nazareno così come lo avevamo interpretato fino ad oggi, noi lo riteniamo rotto”, annuncia a fine riunione Giovanni Toti, consigliere politico del Cavaliere, spiegando che Fi non si stente “più impegnata” a seguire il governo sul cammino delle riforme. Per quanto, assicura, il partito non agirà comunque come un “kamikaze”.

Immediata la replica dalla fronda Pd. La prima a parlare è Maria Elena Boschi che, in un’intervista al Tg3, precisa che non c’è mai stato “nessun accordo sul nome del Presidente della Repubblica” e sottolinea che il patto riguardava esclusivamente le riforme. Che iniziano già a risentire dei primi effetti della separazione. Non è un caso che in commissione Bilancio, nel giorno dell’esame del decreto Milleproroghe, in quattro ore si sono votati soltanto una manciata di emendamenti per i continui interventi di Forza Italia.