(ALS) – MILANO, 28 NOV – Il reato di aggiotaggio è commesso da chi diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, compie operazioni simulate o altri artifici in modo da alterare sensibilmente i prezzi di strumenti finanziari e merci. Ne sono accusati l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di EssilorLuxottica e del gruppo Delfin Francesco Milleri e l’amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena (MPS) Luigi Lovaglio nell’ambito dell’indagine sulla scalata a Mediobanca. Si parla di aggiotaggio quando si punta, con dichiarazioni o altro, a turbare il mercato interno, causando un aumento o una diminuzione dei prezzi per trarne profitto. Il reato ha condotta vincolata: si viene puniti, dunque, solo nella misura in cui lo si compia nella forma prevista dal legislatore. La pena prevista, si legge nel Testo unico della finanza (Tuf), è «la reclusione da uno a sei anni con la multa da ventimila euro a cinque milioni, aumentabile dal giudice se appare inadeguata anche se applicata nella massima misura». Nel caso il reato sia commesso attraverso l’intelligenza artificiale, la condanna prevede da due a sette anni di carcere e la multa da venticinquemila a sei milioni di euro. (ALS)
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