(ALS) – MILANO, 28 NOV – L’ad di Monte dei Paschi di Siena Luigi Lovaglio, l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone e il presidente di ExilorLuxottica Francesco Milleri, indagati dalla Procura di Milano per aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza nell’ambito della scalata di Mps a Mediobanca, si sono detti certi della loro «assoluta correttezza».
Mps ha affermato «di poter fornire tutti gli elementi a chiarimento della correttezza del proprio operato», confermando «piena collaborazione con le autorità». Da parte sua, il Gruppo Caltagirone, socio al 10,2% di Mps, ha espresso «piena fiducia» nell’autorità giudiziaria, «cui ha fornito e intende fornire piena collaborazione, certo dell’assoluta correttezza dell’operato dei suoi esponenti». Il consiglio di amministrazione di Delfin – holding della famiglia Del Vecchio che controlla EssilorLuxottica, azionista al 17,5% di Mps – ha dichiarato «all’unanimità la totale estraneità dei propri membri ai fatti contestati e di aver sempre agito nel pieno rispetto delle regole del mercato e delle normative vigenti». Il cda di Delfin si è detto certo che «l’indagine in corso dimostrerà l’infondatezza e l’insussistenza della provvisoria contestazione».
Secondo le indagini, Caltagirone, Lovaglio e Milleri avrebbero pilotato la scalata a Piazzetta Cuccia con accordi non dichiarati al mercato, Le loro iscrizioni nel registro degli indagati risalgono ai mesi scorsi, ieri però sono state eseguite attività dalla Gdf tra cui acquisizioni, da cui sono emerse le relative iscrizioni. (ALS).
ECO/GSA




