«Rimaneva inerte mentre il compagno colpiva i figli con efferata violenza». È quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice della Procura di Napoli Nord Francesco Greco nei confronti di Valentina Casa, la madre del bambino di otto anni ucciso a botte dal compagno della donna Tony Essobdi Badre lo scorso 27 gennaio a Cardito, vicino NapoliPer la trentenne l’accusa è di concorso in omicidio, tentato omicidio della figlia più grande e maltrattamenti aggravati verso i suoi tre figli, che si ripetevano da tempo. Nei confronti di Badre è stata anche emessa un’ordinanza per il tentato omicidio della sorella del bambino morto.

L’asciugamano – Quello che viene contestato a Valentina Casa è di non aver fatto nulla per fermare la rabbia omicida del suo compagno, e di essersi limitata a pulire le ferite dei figli con un asciugamano. Durante gli interrogatori successivi al pestaggio, costato la vita al piccolo di otto anni, la donna si è difesa dicendo che lo stato di shock in una situazione così drammatica non le aveva permesso di reagire. Inoltre, non ha riferito che Badre era l’autore della violenza, continuando a dichiarare l’estraneità del suo compagno dai fatti. La polizia ha ricostruito non solo che la donna ha cercato di nascondere le tracce della violenza di Badre, ma che i maltrattamenti in casa accadevano già da tempo: riporta il quotidiano Il Mattino di Napoli che secondo le testimonianze dei vicini i bambini erano molto trascurati, non potevano giocare nel cortile con gli altri e spesso avevano lividi sul volto e sul corpo.

Ucciso per un letto rotto – Le violenze domestiche che hanno portato alla morte del bambino e al ricovero in ospedale della sorellina sono iniziate perché giocando i due hanno rotto la sponda di un letto. La reazione di Badre è stata incontrollata. I vicini hanno dato l’allarme alle Forze dell’Ordine. Interrogato dagli inquirenti, l’assassino ha immediatamente confessato il suo gesto, e anche le futili ragioni per cui lo ha compiuto. Una vicina si è occupata di portare la bambina ferita, in evidente stato di trauma psicologico, all’ospedale Santobono di Napoli.