«Non c’è alternativa al futuro», dice una canzone di Le Luci della Centrale Elettrica. E gli studenti che manifestano a Milano per il clima la pensano proprio così. Invitano a scendere in piazza, scandiscono slogan contro il capitalismo e chiedono di adottare uno stile di vita più sostenibile. «Perché andare in vacanza a Londra o a San Francisco?In vacanza si va in Liguria», grida da un megafono uno studente di uno dei tanti licei che partecipano alla giornata. «I nostri genitori sono qui con noi. Sono d’accordo con noi» dicono alcuni. Altri hanno ritrovato la loro professoressa del liceo Berchet in piazza, inaspettatamente. Domani dovranno portare la giustificazione ma oggi, 15 marzo, continueranno a manifestare per un futuro migliore.
In una giornata insolitamente calda, Milano si è colorata di giovani e di verde. È un lungo corteo di 100mila persone, secondo gli organizzatori, con bambini e ragazzi che chiedono azione per il clima e per il loro futuro. L’onda verde ha colpito e non si vuole arrestare: «Da questo venerdì saremo molti di più in piazza», ha detto Alessandro Silvello, uno degli organizzatori del corteo milanese Fridays for future, la manifestazione per il clima che ha coinvolto milioni di attivisti e giovani in tutto il mondo. Tutti i ragazzi sono con Greta Thunberg, la studentessa svedese che ha ideato lo sciopero per il clima disertando la scuola ogni venerdì per chiedere alla politica e all’opinione pubblica di agire per il futuro delle nuove generazioni e della natura, minacciata dai cambiamenti climatici.