La data è vicina, il risultato tutt’altro che scontato. Domenica 21 maggio, in Grecia, si terranno le elezioni legislative che rinnoveranno il volto del parlamento monocamerale, con l’elezione di 300 nuovi membri, e saranno il banco di prova per l’attuale governo del premier greco Kyriakos Mitsotakis. Teso il clima che si respira tra le tre maggiori forze in campo: Nuova Democrazia di Mitsotakis, che nei sondaggi si attesta al 38,7% dei voti, la Coalizione della Sinistra Radicale – Alleanza Progressista (Syriza), di cui leader è l’ex premier Alexis Tsipras, con il 31,3% di preferenze, il Movimento Socialista Panellenico (Pasok) guidato da Nikos Androulakis, fermo al 9,8%.
Il sistema elettorale- Molteplici i temi che infiammano il dibattito politico. In primis la modalità stessa con cui si andrà al voto: il sistema è proporzionale per il primo turno. Se nessun partito otterrà la maggioranza assoluta, è previsto un secondo turno per il 2 luglio, che invece si svolgerà con un sistema maggioritario che attribuisce cinquanta seggi al vincitore. Per il momento nessun partito è intenzionato a formare alleanze e, dato che stando ai recenti sondaggi si esclude che si arrivi ad una maggioranza assoluta al primo turno,, è molto probabile che si procederà a una seconda tornata. Critiche dalla sinistra secondo cui questo sistema elettorale favorirebbe i conservatori, in vantaggio nei sondaggi e che quindi punterebbero alla vittoria al secondo turno grazie proprio al maggioritario.
La linea del governo- Non mancano divergenze e contestazioni sui temi in programma. Mitsotakis è convinto che alla base della popolarità del suo governo ci sarebbe la gestione ferma dei flussi migratori e una crescita dell’economia greca. Nel 2021 la Grecia ha completato la costruzione di una barriera di 40 km alla frontiera con la Turchia per bloccare i migranti provenenti dall’Afghanistan dopo la vittoria dei talebani. «La Grecia era un centro di transito di migranti, ma ora è una patria con confini marittimi, terrestri e aerei», ha affermato Mitsotakis in un confronto televisivo. Sui temi economici il Fondo monetario internazionale nel suo ultimo rapporto ha stimato che la Grecia continuerà a ridurre il suo debito pubblico. Da un deficit del 4,4 per cento quest’anno, si scenderà allo 0,7 per cento nel 2027. Mitsotakis ha in programma l’aumento dei salari medi: «Possiamo arrivare entro i prossimi quattro anni a incrementare il livello degli stipendi di circa il 25 per cento, affinché il salario vada a 1.500 euro e il minimo si avvicini a 950 euro».
L’opposizione – La Grecia non è più il “malato” d’Europa, ma è un dato di fatto che l’economia del paese soffra ancora. La banca centrale della Grecia prevede una crescita del 2,2% nel 2023, molto al di sopra della media dell’area euro, ma un livello significativamente inferiore rispetto al 2022 (+5,9%). Le opposizioni e in particolare la sinistra di Tsipras, in più occasioni, hanno sottolineato un sostanziale impoverimento della popolazione: «Negli ultimi quattro anni l’ingiustizia è diventata una costante. Il reddito medio ormai si esaurisce alla terza settimane del mese, gli ospedali pubblici sono stati abbandonati, le scuole sono senza insegnanti e gli imprenditori sprofondano nei debiti», ha accusato il leader di Syriza.
I nodi da sciogliere- I problemi che deve affrontare il governo uscente non sono pochi e hanno a che fare anche con disastri e scandali ancora da chiarire. Sono ancora impresse negli occhi dei greci (e non solo) le immagini del più grande incidente ferroviario avvenuto nel mese di marzo 2023 a Larissa, che ha portato alla morte di cinquantasette persone e le dimissioni del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Kostas Karamanlis. Il governo ha dovuto fronteggiare un’importante ondata di scioperi, dove i manifestanti accusavano l’esecutivo di non aver fatto abbastanza per migliorare il sistema ferroviario del paese. Non è tutto. Mitsotakis è stato travolto anche da uno scandalo relativo all’uso dello “spyware Predator” di produzione statunitense. I telefoni di una trentina di ministri, politici, giornalisti e imprenditori sono stati attaccati dal software di spionaggio. Il premier da subito ha respinto qualsiasi accusa, ma le principali accuse ricadono ancora su di lui, che avrebbe utilizzato sia i servizi segreti greci che Predator per spiare i suoi principali avversari politici, ma anche i membri del suo stesso partito.
Uno sguardo al futuro- Gli occhi di tutta l’Europa ora sono puntati sulle elezioni del 21 maggio, perché il paese sta diventando un attore chiave in Europa. La Grecia è diventata una nazione chiave per il trasporto di gas nei Balcani e di conseguenza per le prospettive future dell’Europa nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina. La Nazione, inoltre, attira grandi aziende internazionali, come Microsoft che sta sviluppando li nuovi centri o Hewlett-Packard che ha creato un centro di eccellenza per l’intelligenza artificiale.