ANIMALI E POLITICA – Si chiama Empatia, ma non è la capacità di comprendere lo stato d’animo altrui. Empatia, «per gli amici Empy», è il nuovo cagnolino di Mario Monti. Il premier uscente ha postato giovedì 7 febbraio su Twitter una fotografia con il “nuovo arrivato”, adottato in diretta a “Le invasioni barbariche”, il programma di La7. Dalla discesa-salita in campo, l’ex presidente della Bocconi non ha fatto che stupire. Prima le tenere dichiarazioni sul nipotino “spread”, poi i video insieme alla famiglia e ora eccolo presentarsi con il cagnolino in televisione. Che in meno di ventiquattro ore, ha cambiato vita, e nome. Da Trozzy è diventato Empy, prendendo ufficialmente servizio come ‘first dog’. Indietro nei sondaggi, Monti prova a recuperare voti con l'”operazione simpatia”. «Ho preso la sfida sul serio e il cucciolo sarà la mascotte della nostra campagna elettorale» ha concluso, spiegando che l’animale vedrà presto «com’è Palazzo Chigi».

LE REAZIONI IN RETE«Forse in questa incredibile e inutile campagna elettorale vedremo anche un cane con in braccio un candidato», ironizza su Twitter Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera. Sul sito di microblogging e Facebook i commenti e le reazioni non si sono fatte attendere. La maggior parte degli utenti divertita, ironizza sul gesto facendo paragoni con Crudelia De Mon, la cattiva della saga “La carica dei 101”, e con il nome del cagnolino. «Si chiama Trotsky o Trozzy?», si chiedono. Altri sembrano quasi prenderlo sul serio: «Scommettete che non sarà lui a prendersi cura del cane?».

GLI ALTRI CANDIDATI – Ma la “svolta” canina è stata anticipata due giorni prima da Silvio Berlusconi con l’adozione di una trovatella finita nella prima pagina del quotidiano di famiglia “Il Giornale”: qui il Cavaliere è stato immortalato con la cagnolina Vittoria, regalo dell’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, fervente animalista. Non è il primo cane che si trova tra le braccia dell’ex premier, che a gennaio su Facebook era apparso in compagnia di Puggy, il carlino mascotte del partito, presentato dal deputato Michaela Biancofiore. Il leader del Partito Democratico Pier Luigi Bersani per non essere da meno ha utilizzato alcune immagini con due cagnoloni per spot e manifesti elettorali.

“FIRST DOG” E VOLATILI – Fidel Castro ha una colomba sulla spalla nel 1989. Ronald Reagan si inchina di fronte a un elefante a Washington DC nel 1984. George W. Bush accarezza il tacchino Flyer nel 2006. Vladimir Putin sorride a un cucciolo di tigre nel 2008. Barack Obama corre con il suo cane Bo alla Casa Bianca nel 2009. Michela Brambilla si fa ritrarre con una capra nel 2010. Senza dimenticare Margaret Thatcher con uno scimpanzé, Harry Truman con un salmone, Benito Mussolini con un piccolo di leone, Angela Merkel con alcuni pappagalli e Carlo e Camilla con in braccio i koala Kao e Matilda. Sono soltanto alcune delle scene poi immortalate e passate alla storia della politica mondiale. Da oggi anche italiana.

Silvia Morosi