“Kyenge torna in Congo”. Con una scritta davanti alla sede del Pd a Macerata, Forza Nuova attacca direttamente il primo ministro di colore di un governo italiano. L’attacco razzista contro il neo ministro per l’Integrazione da parte del movimento di estrema destra arriva dopo l’invito del senatore Pd Mario Morgoni a concedere la cittadinanza onoraria a Cécile Kyenge. Un modo per sostenere la proposta, avanzata dal ministro, di introdurre una legge per il riconoscimento della cittadinanza italiana ai figli nati in Italia da genitori stranieri. Il cosiddetto “ius soli”.

“Le recenti dichiarazioni del ministro della (dis)integrazione, che si è vantata di essere arrivata clandestinamente in Italia elogiando la poligamia”, si legge nel comunicato di Fn, “è una pratica avulsa alla nostra tradizione e altamente lesiva della dignità della donna. Questo ci porta a ribadire la più totale contrarietà di Forza Nuova allo ius soli”.

Per il movimento, “non si può svendere la cittadinanza italiana a elementi alieni alla nostra cultura, così come non si può obbligare i cittadini ad applaudire un modello di società multirazziale come quello della banlieu parigina”. Forza Nuova chiede “una revisione in senso restrittivo della Bossi-Fini, procedendo all’espulsione immediata degli extracomunitari che hanno commesso reati in Italia”.

Non si è fatta attendere la risposta del senatore Morgoni: “I forzanovisti maceratesi? Molti di loro sono nipoti di clandestini. Il 10% della popolazione della provincia, circa 30 mila cittadini, è straniera. Proporrò ai sindaci della provincia di Macerata di invitare il ministro Cecile Kyenge alla prima cerimonia  per il conferimento della cittadinanza onoraria ai figli di immigrati nati qui. La battaglia per la legge sullo ius soli deve diventare una battaglia di tutta la politica italiana.” Quanto all’iniziativa di Forza Nuova, che a Macerata è piuttosto agguerrita, il Pd valuterà se fare denuncia.

Stefania Cicco