«Secondo voi, qual è stato l’atto più grave che ha compiuto il Presidente Napolitano, quello che non potete perdonare e per il quale vorreste che si dimettesse?». Il Movimento 5 stelle torna ad attaccare Giorgio Napolitano. Lo fa all’indomani delle dichiarazioni del deputato Giorgio Sorial, che in conferenza stampa alla Camera, martedì 28 gennaio, ha dato del «boia» al Presidente della Repubblica.
Il nuovo attacco del movimento di Grillo, che ha già annunciato e ribadito la richiesta di impeachement, arriva stavolta dal portale dei parlamentari. Attraverso un sondaggio, i pentastellati chiedono ai cittadini per quale atto Napolitano abbia il dovere di dimettersi. «Il Presidente, detto anche “il sovrano” o “re Giorgio”, ormai da anni si comporta come se fosse il capo assoluto del Governo», si legge sul sito. «Eppure non è esente da errori, anche gravissimi, che inficiano la credibilità e la fiducia dei cittadini nella stessa istituzione che rappresenta. Errori che non possono essere consentiti al Presidente della Repubblica, in particolare quando rappresentano sudditanza a poteri stranieri, pesanti ingerenze sul Governo, occultamento di fonti giudiziarie».
Le parole di Sorial hanno intanto suscitato forte sdegno nel mondo della politica. «Grande solidarietà» al capo dello Stato è stata espressa dalla presidente della Camera Laura Boldrini, che ha parlato su Twitter di «insulti inaccettabili e volgari, estranei a un confronto civile». «Un punto di non ritorno di deriva estremista» è stato invece il commento del premier Enrico Letta.
Giulia Carrarini