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Doveva essere una campagna di sensibilizzazione, ma è diventata l’ennesima moda social. In questi giorni, le bacheche di Facebook sono state riempite di foto in bianco e nero accompagnate dall’hashtag #sfidaaccettata. Non si tratta però di una tendenza dal sapore nostalgico. L’idea di postare scatti «datati» era nata inizialmente con l’obiettivo di coinvolgere gli utenti dei social in una campagna sulla prevenzione al cancro. Tuttavia, la forza virale della rete ha fatto sì che il messaggio originale si perdesse, trasformando l’iniziativa in una sorta di telefono senza fili in chiave moderna.

Di che si tratta – Dietro la nuova moda social, ci sono le regole delle vecchie catene di Sant’Antonio. Partecipare è semplice: basta postare una vecchia foto di se stessi, con molti anni di meno, e e scrivere «sfida accettata». In realtà, la “challenge” non dovrebbe fermarsi qui. Dopo la pubblicazione dello scatto, infatti, l’utente dovrebbe controllare i “mi piace” ricevuti, per poi inviar loro un messaggio privato che spiega il vero motivo della “sfida”: la prevenzione al cancro.

Il messaggio perduto – In realtà, il gioco delle vecchie foto è nato nell’estate 2016, in India. A fine agosto la moda ha iniziato a dilagare anche in Gran Bretagna ed è lì che il contenuto del messaggio ha iniziato a perdersi nel mare del web. Gli utenti britannici, infatti, hanno iniziato a postare selfie in bianco e nero con la scritta «Challenge Accepted», perdendo di vista le reali intenzioni di chi aveva fatto partire la catena. Il passaparola d’oltremanica ha perso così ogni riferimento alle fondazioni per la cura del cancro o per il sostegno ai malati.

I precedenti – Non è la prima volta che vediamo una catena sui social. Era successo anche un paio d’anni fa con l’Ice Bucket Challenge, la sfida in cui le persone si versavano un secchio d’acqua gelida sulla testa per sensibilizzare le persone alla lotta alla Sla. Oppure, prima delle foto in bianco e nero, si era diffusa la moda dei cuori su Facebook per ricordare alle donne la settimana di prevenzione al cancro al seno.

Oltre le catene – Al di là del “giochino”, la cassa di risonanza dei social network può essere sfruttata meglio. Lo ha sottolineato anche l’Airc, l’associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che sul proprio Facebook aveva invitato i propri seguaci ad andare oltre il semplice clic. Qualche mese fa, quando il gioco della “sfida accettata” riguardava ancora la lotta al cancro, aveva avuto molte condivisioni il post di Rebecca Wilkinson, una paziente oncologica inglese di 36 anni. Il suo messaggio criticava la moda della sfida:

“[Il cancro] non è il tema per alcuni selfie finti, come se fosse un’attività divertente. Le persone credono che solo perché mettono una foto in bianco e nero su Facebook sostengono le persone con il cancro. Non lo stanno facendo: dovrebbero visitare davvero le persone con il cancro, tenere loro la mano mentre attraversano il trauma della chemioterapia. È così falso e queste persone sono delle narcisiste”.