Un premio per celebrare l’Eugenio Montale meno noto, il giornalista: quello dei reportage al Corriere della Sera e dei viaggi in Medio Oriente. Un premio dedicato ai giovani, anche attraverso la rievocazione di due poesie del Premio Nobel delle Cinque Terre, Falsetto e Annetta.

Il Premio Montale Fuori di Casa – Nato nel 1996 per il centenario della nascita del poeta, il riconoscimento deve il suo nome alla raccolta di reportage di viaggio scritti da Montale per il Corriere a partire dal 1948. Una delle sette sezioni del Premio è rivolta ai giornalisti che si siano distinti nell’ambito del tema scelto ogni anno. A Milano, per la sua seconda edizione, è stato proclamato vincitore Venanzio Postiglione. Il vicedirettore del Corriere della Sera è stato premiato per il suo impegno nella formazione delle nuove generazioni di professionisti dell’informazione. Nel 2006 ha contribuito a fondare la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi, di cui è ad oggi direttore giornalista.

La cerimonia – Il Montale Fuori di casa è stato presentato dalla presidente Adriana Beverini e dalla vicepresidente Barbara Sussi, con la partecipazione dalla storica inviata della Rai e scrittrice Tiziana Ferrario. La premiazione ha avuto luogo nella sala Weil Weiss della Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco, aperta al pubblico per l’occasione. Si sono alternate le congratulazioni di autorità civili e militari, come il Prefetto Renato Saccone, l’Assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno e il Capo della Polizia Franco Gabrielli. Hanno inoltre portato le proprie testimonianze di ex-allievi della Scuola di Giornalismo Serenella Mattera (Ansa), Leonard Berneri (Corriere della Sera), Stefano Rizzato (Rai Sport) e Federica Scutari (tutor della Tobagi e co-founder di Digit@ll Service). In chiusura è intervenuto l’ex tobagista Andrea Fioravanti per ricordare l’amico e collega Antonio Megalizzi, giornalista rimasto vittima dell’attentato a Strasburgo dello scorso dicembre mentre lavorava alla radio Europhonica.

La dedica – Postiglione ha dedicato il premio ai genitori, Anacleto e Anna, venuti a mancare lo scorso settembre, e devoluto la somma vinta all’Ospedale Gaslini di Genova per la ricerca contro il neuroblastoma. Presidente e vicepresidente hanno inoltre regalato sia a Postiglione sia a Tiziana Ferrario una miniatura di Pietro Colombani, artista della città di Sarzana (dove ora ha sede il Premio Montale), con il simbolo del Premio: una P maiuscola come Premio, Poesia, e da oggi anche Postiglione.

 

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