Ronaldo festeggia lo scudetto con la madre (foto Ansa)

Un campionato che conosce già il suo vincitore dal 20 di aprile, la Juventus campione d’Italia con 5 giornate d’anticipo, potrebbe sembrare noioso. E invece no. La lotta salvezza e quella per l’Europa dovranno necessariamente passare dall’ultimo capitolo della stagione. Il weekend appena trascorso con la 37^ giornata (che si concluderà questa sera nel monday night tra Lazio e Bologna) ha posto le basi per la realizzazione di scenari finora impensabili. Insomma, tolti i primi due posti di Juventus e Napoli, è ancora tutto da decidere.

Penultima di Serie A – Il fine settimana calcistico comincia sabato alle tre, con l’Udinese che batte la Spal sul proprio campo per 3 a 2 e si salva definitivamente, in virtù degli scontri diretti. I pareggi di Genoa-Cagliari (1-1) e Sassuolo-Roma (0-0) certificano la matematica salvezza anche per i sardi, mentre lasciano in sospeso i destini di Genoa e Roma.
Il match dell’ora di pranzo di domenica tra Chievo e Samp serve solo per gli almanacchi, e nemmeno troppo: uno 0-0 stanco e un Quagliarella spento per i doriani, che vede tuttavia vicino il trionfo nella classifica marcatori (a 36 anni suonati). Si giocano in contemporanea alle 15 le partite che interessano la zona retrocessione. L’Empoli travolge in casa il Torino per 4 a 1 (terza vittoria consecutiva), scavalca il Genoa ed esce dopo tempo dalla zona retrocessione. Il Parma batte di misura la Fiorentina grazie a un autorete di Gerson e trascina la viola nella lotta per non retrocedere. Una situazione assurda per i toscani del capoluogo, che hanno lottato per l’Europa fino a quando non se n’è andato mister Pioli. Da quando c’è Montella, però, la Fiorentina non sa più vincere: un pareggio all’esordio, poi 6 sconfitte consecutive. Alle 18 il Milan vince 2-0 col Frosinone già retrocesso e ringrazia Donnarumma per il rigore parato sullo 0-0 a Ciano. In serata le partite di cartello: Juventus-Atalanta e Napoli-Inter. Nell’ultima partita di Allegri allo Stadium, i bianconeri agguantano il pari all’80esimo con il rientrante Mario Mandzukic, subentrato a gara in corso: è 1-1 dopo il gol di Ilicic nel primo tempo, il centesimo in stagione per i bergamaschi. L’Inter cade invece al San Paolo (4-1) contro un Napoli solo sulla carta privo di motivazioni, e adesso dovrà giocarsi la prossima Champions’ League all’ultima di campionato.

Gasperini durante la partita all’Allianz Stadium contro la Juve (foto Ansa)

Febbre d’Europa – Ancora da assegnare quattro posti per l’Europa, due in Champions e 2 in Europa League. Al momento la classifica dice Atalanta e Inter 66 (in quest’ordine per gli scontri diretti), Milan 65 e Roma 63. Il Torino ha abbandonato i sogni di gloria dopo la sconfitta con l’Empoli. Ancora da stabilire l’orario, ma queste quattro squadre giocheranno ovviamente tutte in contemporanea.
L’Atalanta è quella che può dirsi più tranquilla, ospiterà in casa un Sassuolo privo di obiettivi ed è padrona del proprio destino: se vince, sarà terzo posto.
L’Inter si è messa nei guai, perché giocherà contro un Empoli in forma e battagliero fino all’ultimo minuto, con l’obiettivo di giocare la Serie A anche il prossimo anno. I nerazzurri avranno però dalla loro parte San Siro e un Icardi che ieri ha ritrovato la via del gol, seppur su rigore. Se vince va in Champions.
Il Milan sa che deve vincere senza se e senza ma a Ferrara contro la Spal già salva. Poi dovrà sperare che una delle nerazzurre davanti perda punti (basterebbe un pareggio di una delle due) per staccare il biglietto per l’Europa che conta. Già certa, invece, la qualificazione in Europa League.
La Roma ha ormai riposto le speranze per la Champions nel cassetto della prossima Serie A, ma arriverebbe quarta se dovessero perdere tutte quelle davanti, Atalanta, Inter e Milan.
In caso di parità tra due squadre si valutano gli scontri diretti. Con più di due squadre a pari punti entra in gioco la classifica avulsa, che valuta i punti negli scontri diretti, poi la differenza reti, i gol fatti e infine si andrebbe a sorteggio. Se finiscono a pari punti Atalanta, Inter e Milan, Gattuso e i suoi salutano la Champions. Se tutte e quattro chiudono pari, a 66 punti, in Champions vanno Inter e Milan.

Chi va in Serie B? – Chi ancora potrebbe finire al terzultimo posto, quello che vale la Serie B, sono in ordine Bologna e Fiorentina a 40 punti, Empoli a 38 e Genoa a 37. I liguri al momento raggiungerebbero Frosinone e Chievo, già retrocesse. L’Udinese ha 40 punti ma non rischia, in virtù degli scontri diretti e delle possibili combinazioni dell’ultima giornata.
Il Bologna rischia meno delle altre, deve ancora giocare stasera e dovrà fare un punto tra oggi e la prossima settimana (contro il Napoli) per essere certa della permanenza in A.
La Fiorentina va in B solo se perde col Genoa e contemporaneamente l’Empoli vince a San Siro con l’Inter.
Il Genoa però a Firenze potrebbe accontentarsi anche di un pareggio, se l’Empoli dovesse perdere. Se viene sconfitto dagli uomini di Montella, invece, è condannato a prescindere.
L’Empoli è certo di restare in Serie A vincendo, ma non sarà facile con l’Inter che si gioca la Champions. Un pareggio allora potrebbe bastare se il Genoa non dovesse vincere.
E se finiscono tutte a 40, Bologna, Genoa, Fiorentina e Udinese (con l’Empoli vincente a San Siro a 41)? In quel caso scenderebbe il Bologna, oppure la Fiorentina, se perdesse con più di un gol di scarto in casa col Genoa.

Federico Chiesa, simbolo di una Fiorentina che non riesce più a trovare se stessa (foto Ansa)