(ALS) – MILANO 5 NOV – Sarà Maria Domenica Castellone la nuova capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato. Dopo l’inaspettato pareggio con il favorito Ettore Licheri, 36 voti a testa e uno a favore di quest’ultimo al limite dell’irregolarità, il capo del partito Giuseppe Conte ha rotto gli indugi e si è speso per la nomina di Castellone.
Per Licheri, favorito alla vigilia del voto e molto vicino all’ex presidente del Consiglio, si tratta di una sconfitta inaspettata. In molti, sia all’interno che all’esterno del partito, davano per scontata una sua vittoria. E in molti interpretano la concessione di Conte come un tentativo di sanare la frattura interna al partito, endemica e pressoché onnipresente fin dalle elezioni del 2018. «Questa è l’occasione per confermare con i fatti come chi ci vuole divisi, chi scrive fandonie sul Movimento, non colga mai nel segno», ha commentato l’ex premier. Ma per i detrattori si tratta di «un passo indietro». Alla luce anche delle presunte frizioni con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che starebbe tentando di indebolire la leadership contiana. Prima un incontro, segreto, con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, poi con l’ad Rai Carlo Fuortes. Non è sfuggita agli osservatori nemmeno la concomitanza di ieri tra la votazione in Senato per eleggere il capogruppo e la presentazione del suo nuovo libro alla galleria Alberto Sordi, alla quale hanno partecipato anche diversi big del partito, da Virginia Raggi ai ministri del governo Conte 2 Vincenzo Spadafora e Alfonso Bonafede.
Di Maio, seccato dalle voci, ha ribadito di sostenere appieno il nuovo corso e che «questi retroscena lasciano il tempo che trovano, sono veline che vengono trasmesse non so da chi ma che fanno male alla forza politica, di certo non a me».
A circa tre mesi dall’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, la frattura, presunta o vera che sia, dovrà essere risanata. (ALS)

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