«Adesso basta, porto in tribunale chi mi ha diffamato». Liliane Murekatete, moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, finita nella bufera per il caso delle cooperative della madre (che si occupano di migranti), non contiene la rabbia e risponde agli attacchi ricevuti nelle ultime settimane. Parlando all’Adnkronos la donna si è schierata contro il sistema mediatico.

Nomignolo respinto – La donna ha respinto l’appellativo di “Lady Gucci“, attribuitole per le foto postate negli anni sul suo profilo Instagram con abbigliamento firmato, condannando il ritratto che la stampa ha disegnato su di lei: «La costruzione del racconto mediatico volto a rappresentarmi come una cinica griffata e ad affibbiarmi icastici titoli derisori, una che pubblica selfie mentre i lavoratori della cooperativa non ricevono gli stipendi è artatamente falsata». Le immagini pubblicate, dice Liliane Murekatete, «sono dello stesso tenore di quelli di centinaia di migliaia di giovani donne» e «la maggior parte risalirebbe al 2014, quando non conoscevo Aboubakar e non avevo alcun ruolo all’interno della cooperativa».

La Voce dell’Jonio

Le accuse alla suoceraMarie Therese Mukamitsindo, madre di Liliane Murekatete e suocera di Soumahoro, si è presentata due giorni fa davanti all’Ispettorato del lavoro di Latina. L’imprenditrice, al vertice della coop Karibu e consigliera del Consorzio Aid, due cooperative della città laziale che si occupano di migranti, ha confessato di aver avuto lavoratori a nero e di aver lasciato alcuni dei suoi dipendenti senza stipendio anche per due anni. Come riportato dai Rai News, la Procura di Latina ha messo sotto inchiesta Marie Therese Mukamitsindo per truffa aggravata e false fatturazioni: la donna sarebbe l’unica iscritta nel registro degli indagati al momento.

Verso la nomina di liquidatori –  L’istruttoria sulla cooperativa Karibu si è conclusa con la proposta della messa in liquidazione coatta amministrativa per eccessivo indebitamento. Lo ha detto il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso in un Question time alla Camera spiegando che si appresta a “nominare i liquidatori” per la coop di Mukamitsindo.

La vicenda – Il caso si è scatenato dopo la presentazione di alcune denunce da parte dei lavoratori delle cooperative gestite da Mukamitsindo, lasciati senza stipendio. La Uiltucs, il sindacato di categoria della UIL che rappresenta gli operai del terziario, turismo, commercio e servizi, ha chiesto le paghe arretrate di circa 30 dipendenti, soprattutto migranti e minorenni, per una cifra totale che tocca i 400mila euro.
Le critiche hanno travolto anche Aboubakar Soumahoro, a causa degli evidenti legami con la suocera Marie Therese Mukamitsindo. Il deputato si era inizialmente difeso attraverso un video diffuso sui suoi canali social. Lo scorso giovedì, dopo l’avvio dell’inchiesta, ha deciso di autosospendersi dal gruppo Alleanza Verdi – Sinistra italiana, con il quale è stato eletto in Parlamento alle ultime elezioni politiche.