Margherita II lascia il Consiglio di Stato dopo l’abdicazione (Fonte: Ansa Epa/Mads Claus Rasmussen)

È il tempo degli uomini. Domenica 14 gennaio Federico X è salito al trono della Danimarca, succedendo alla madre Margherita II. Dopo 52 anni di regno la sovrana 83enne ha abdicato in favore del suo primogenito, che prende la guida dell’ultima monarchia europea finora guidata da una donna. Con il cambio al vertice della Danimarca, infatti, sono uomini tutti i capi di Stato delle 12 monarchie in vigore in Europa. Prima di Margherita II avevano lasciato il trono ai loro figli maschi Elisabetta II del Regno Unito (morta nel 2022, quando la corona è passata a Carlo III) e Beatrice dei Paesi Bassi (che abdicò nel 2013 a favore di Guglielmo Alessandro). Per vedere una regina in Europa bisognerà quindi attendere la prossima generazione: sono quattro le principesse ereditarie pronte a guidare i loro Paesi.

Il bacio tra Federico X e la consorte Maria dopo la proclamazione (Fonte: Ansa Epa/Thomas Traasdahl)

L’ultima regina d’Europa – Margherita II aveva annunciato la sua intenzione di abdicare durante il tradizionale discorso di fine anno: fino a quel momento aveva sempre escluso la possibilità di lasciare il trono volontariamente. Tuttavia, di fronte ai suoi sudditi la sovrana ha ammesso che «il tempo si fa sentire e il numero di malanni aumenta», rendendole impossibile proseguire nel suo incarico con la stessa efficacia. Pertanto «è il momento giusto per passare la responsabilità alla generazione successiva» e nello specifico a suo figlio Federico, già 55enne. Alcuni gossip avevano parlato di un’abdicazione motivata in realtà da problemi di coppia tra Federico X e la moglie, a cui Margherita II avrebbe cercato di porre rimedio in questo modo. Significativa è la data che è stata scelta per il passaggio del testimone: il 14 gennaio, esattamente 52 anni dopo la proclamazione di Margherita II. Nel primo pomeriggio la sovrana ha ufficializzato il suo passo indietro davanti al Consiglio di Stato, esclamando «Dio salvi il re» prima di lasciare il posto al tavolo al suo erede. La giornata è proseguita con il discorso di Federico X dal balcone del palazzo di Christiansborg, sede del Parlamento danese, nel centro di Copenaghen. «Spero di essere il re del domani», ha dichiarato il sovrano dopo che la prima ministra danese Mette Frederiksen ha certificato la sua proclamazione a re. Ad accompagnare Federico X nei saluti alla folla sono poi arrivati i suoi familiari: la regina consorte Maria, nata in Australia ed estremamente popolare tra i danesi, e i loro quattro figli, tra cui il 18enne Cristiano, primo nella linea di successione al trono. I sondaggi più recenti indicano che l’82% dei danesi si aspetta che Federico X svolgerà bene il suo compito, e addirittura l’86% pensa lo stesso di Maria.

La principessa Leonor di Spagna (Fonte: Ansa/Afp)

Il futuro delle monarchie – Se in Danimarca la corona resterà sulla testa di un uomo per almeno due generazioni, la situazione è diversa nelle altre monarchie del Vecchio Continente. In Europa sono 12 i Paesi in cui vige questa forma di Stato: sette regni (Danimarca, Norvegia, Svezia, Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi e Belgio), tre principati (Andorra, Liechtenstein e Monaco), un granducato (Lussemburgo) e Città del Vaticano. Oltre a quest’ultima, le donne sono escluse formalmente dal potere solo in Liechtenstein, dove è ancora in vigore la legge salica: solo gli uomini sono inseriti nella linea di successione al trono del principato. La legge salica era in vigore anche in Norvegia fino al 1990. Per questo motivo il successore del re Harald V sarà il secondogenito Haakon e non la prima figlia Martha Louise. La modifica del 1990 ha però assicurato alla primogenita di Haakon, Ingrid Alexandra, il secondo posto nella linea dinastica. Nel caso di altri quattro regni, invece, sarà sufficiente aspettare una sola generazione per assistere alla proclamazione della prossima regina. L’attesa è iniziata da più tempo per Vittoria, principessa ereditaria di Svezia: nata nel 1977, è prima in linea di successione dal 1980, quando la legge salica è stata archiviata con effetto retroattivo. Insieme a lei aspettano di salire al trono Elisabetta del Belgio (22 anni) e Caterina Amalia dei Paesi Bassi (20 anni), mentre la più giovane del gruppo è la principessa Leonor di Spagna che, in occasione del suo 18esimo compleanno, il 31 ottobre scorso ha giurato fedeltà alla Costituzione.