Donald Trump è il 47esimo presidente americano e il primo a essere eletto per due mandati non consecutivi dalla fine dell’Ottocento. Dopo una notte incerta ma non troppo, il presidente repubblicano ha dato il via ai festeggiamenti annunciando che sta per cominciare una nuova età d’oro per l’America. Al contrario, Kamala Harris ha scelto di non affrontare i giornalisti in conferenza stampa.

Vittoria – Il duello si è indirizzato a favore dei repubblicani con la conquista dei primi due Swing State, Georgia e North Carolina. Poi non ci sono più stati colpi di scena. In attesa del Nevada, Trump è avanti in tutti gli altri stati considerati in bilico. I repubblicani hanno già ottenuto la maggioranza in Senato, ma anche un consenso popolare maggiore rispetto a Harris. Non succedeva dal 2004 che il candidato repubblicano prevalesse sul candidato democratico in termini di voti assoluti. Trump ha commentato il risultato delle elezioni da Palm Springs in Florida. Per l’occasione ha mitigato i toni rispetto a una campagna elettorale piena di insulti e attacchi anche personali alla rivale. Nel discorso il neopresidente ha parlato di confini, di risorse e di conflitti: «Dobbiamo lavorare sui confini, su chi facciamo entrare in questo Paese. Bisogna fare in modo che ci sia un ritorno legale per le persone che varcano i nostri confini. Vogliamo evitare le guerre. Non vogliamo nessuna guerra. Insieme saremo in grado di sfruttare il potenziale dell’America».

Altri voti – Anche il referendum sull’aborto in Florida si è rivelato fallimentare per i progressisti: non si è raggiunto il quorum del 60% e dunque, resta in vigore il divieto di aborto dalla sesta settimana di gravidanza. Meglio è andata in Arizona, dove verrà consentito il diritto di aborto fino a 24 settimane. I risultati delle elezioni per i governatori dei singoli stati hanno seguito la stessa scia, con sette stati su dieci che sono stati conquistati dai rispettivi candidati repubblicani. Nonostante i numerosi sondaggi dessero Harris e Trump appaiati, i risultati hanno determinato una netta vittoria del tycoon repubblicano. Il mondo va sempre più a destra e gli Stati Unitiin un certo senso si confermano nel ruolo di guida delle democrazie occidfentali.