È durata appena 53 giorni l’avventura di Ivan Juric sulla panchina della Roma. La proprietà americana lo ha esonerato appena dopo la sconfitta contro il Bologna. «Vogliamo ringraziare Ivan Juric per il suo duro lavoro nelle ultime settimane. Ha gestito un ambiente difficile con il massimo della professionalità, e di questo gli siamo grati. Gli auguriamo tutto il meglio per il suo futuro». Così lo ha congedato il club attraverso una nota ufficiale. L’esonero non è stato una sorpresa: la Roma è 12° in Serie A e Juric nei quasi due mesi di panchina non è neanche riuscito a portare la squadra nella prima metà della classifica. Guardando ai risultati: 1,25 di media punti e 5 sconfitte, tra le quali risalta quella sonora contro la Fiorentina (partita persa 5-1). La disfatta contro il Bologna forse è stata troppo: i giallorossi hanno subito tre gol e hanno mostrato una scarsa reazione.
Secondo esonero per la Roma – Il compito di Juric non era semplice: il croato ha raccolto la pesante eredità di Daniele De Rossi. Ex capitano della Roma, una carriera legata ai giallorossi e una divinità per il popolo romano, De Rossi ha iniziato ad allenare la squadra nel finale della scorsa stagione. Il suo impatto si è fatto subito sentire e l’annata si è chiusa in crescendo. L’inizio di questa stagione invece è stato deludente e la proprietà americana dei Friedkin ha deciso di non rinnovargli la fiducia. Dopo appena 4 giornate è stato esonerato. Una decisione che ha colto tutti di sorpresa e che ha fatto insorgere il pubblico della Roma. In città è scoppiato il malcontento e i tifosi si sono scagliati contro la società. All’interno di questo contesto è stato annunciato Juric, a cui è stato affidato il difficile compito di imprimere una svolta alla stagione. A giudicare dall’esonero il lavoro non è stato portato a termine. Ad aggravare la sua posizione c’è stato anche il rapporto complicato con lo spogliatoio: non è mai scattata l’intesa con i leader della Roma.
Il nuovo allenatore – Adesso la decisione è nelle mani della società. La Roma è solo a 4 punti dalla zona retrocessione, la città è spaccata in due e la sensazione è che il club non possa permettersi un’altra scelta sbagliata. «Il momento è complicato e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Porgiamo le nostre scuse ai tifosi, che stanno soffrendo molto. Ora ragioneremo con calma per prendere le decisioni migliori», ha dichiarato il direttore sportivo Florent Ghisolfi. La proprietà è al lavoro per trovare un nuovo allenatore. Due nomi sono stati fatti durante la trasmissione Sky Calcio Club: Frank Lampard, ex allenatore del Chelsea, e Edin Terzic, ex allenatore del Borussia Dortmund finalista di Champions. Resta viva l’ipotesi Roberto Mancini, reduce da una brutta esperienza come commissario tecnico dell’Arabia Saudita. Il centro allenamenti giallorosso Trigoria resterà chiuso fino a mercoledì: alla ripresa degli allenamenti la Roma conoscerà presumibilmente il suo nuovo allenatore.