Elon Musk irrompe nella polemica sui migranti in Albania. Non è una novità che il tycoon entri a gamba tesa in questioni italiane. Lo aveva già fatto per commentare i sei anni chiesti dalla procura di Palermo per Matteo Salvini, allora ministro degli Interni, accusato nel 2019 di sequestro di persona per i migranti della nave Open Arms. Questa volta, però, la sua invadenza ha provocato l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lo ha invitato a rispettare la sovranità dell’Italia.

Magistrati da cacciare –  «These judges need to go», ha scritto Musk su X, l’ex Twitter diventato di sua proprietà (con relativa fuga di utenti di peso). I giudici che «devono andarsene» sono quelli del Tribunale di Roma che hanno sospeso il trattenimento di sette migranti nel Cpr albanese di Gjadern. Subito è arrivata la replica del Capo dello Stato. «L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che ‘sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione», si legge in un comunicato del Quirinale.
«Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni», conclude. Non serviva fare nome e cognome per capire il riferimento a Elon Musk, ora non più un semplice cittadino anche se multimliardario ma capo del Department of Government Efficiency (Doge). A rispondere al Colle sembra sia stato delegato  Andrea Stroppa, referente del patron di Tesla in Italia. «L’imprenditore Elon Musk esprime il suo rispetto per il presidente Mattarella e la Costituzione italiana. Così come ribadito in una amichevole conversazione avvenuta con la presidente del Consiglio Meloni nel pomeriggio. Tuttavia, l’imprenditore sottolinea che la libertà di espressione è protetta dal Primo Emendamento e dalla stessa Costituzione italiana. Pertanto, da cittadino continuerà a esprimere liberamente le proprie opinioni», ha dichiarato Stroppa, appellandosi all’articolo 21. «L’imprenditore si augura che le relazioni Stati Uniti-Italia siano sempre più forti e auspica di incontrare presto il presidente della Repubblica», ha concluso, cercando di rattoppare il più possibile. Un lavoro inutile visto che, poche ore dopo, Musk replica a un follower che sottolinea l’impossibilità in Italia di espellere gli immigrati clandestini. «Questo è inaccettabile – ha cinguettato – Il popolo italiano vive in democrazia, prende le decisioni un’autocrazia non eletta?».

Le reazioni – «Ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del Presidente della Repubblica» così, secondo alcune fonti da Palazzo Chigi, avrebbe commentato la vicenda la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nel pomeriggio del 13 novembre, c’è stata telefonata avvenuta tra Meloni e Musk in cui il tycoon pare aver fatto retromarcia e aver espresso il suo rispetto per Sergio Mattarella, pur sottolineando il suo diritto alla libertà di espressione. Al silenzio pubblico della presidente del Consiglio, si contrappone l’atteggiamento di Antonio Tajani. «Condivido assolutamente le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il linguaggio di Musk non mi appartiene», sottolinea il ministro degli Esteri con maggiore chiarezza. «Siamo un Paese libero, indipendente, democratico e capace di scegliere il proprio destino». ha concluso durante il convegno dell’Emapi, in corso a Roma.