Elon Musk fornirà consulenza alla Casa Bianca su come ridurre gli sprechi economici. Il compito gli è stato affidato da Donald Trump, che l’ha voluto mettere nella sua squadra senza dargli un ruolo esecutivo. Così ha creato il DOGE (Dipartimento per l’Efficienza Governativa) guidato dallo stesso Musk e che il neoeletto presidente degli Stati Uniti ha definito il nuovo «Manhattan Project». Il vice del proprietario di X sarà Vivek Ramaswamy, un imprenditore nell’industria farmaceutica e delle biotecnologie che si è espresso contro le politiche per l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale, mentre si dichiara favorevole a politiche aziendali più redditizie.

Cos’è il DOGE – Il dipartimento è costruito ad hoc per Elon Musk. Prima non esisteva e il nome rimanda alla criptovaluta creata nel 2013 e fortemente sostenuta dall’imprenditore, il Dogecoin. Il compito del dipartimento è tagliare ogni spesa superflua e snellire la burocrazia governativa. Non ha un ruolo federale, ma offrirà consulenze alla Casa Bianca, collaborando con l’Ufficio Risorse economiche (Managment and Budget). Il New York Times ha scritto che Musk al DOGE ha il potere di regolamentare gli enti che influenzano le sue aziende – oltre a X, Tesla, SpaceX, Starlink e Neuralink – sottolineando il conflitto di interessi. Musk però ha garantito che tutte le azioni e i provvedimenti del dipartimento saranno resi pubblici per garantire la massima trasparenza. Proprio su X ha esortato gli utenti a segnalare gli sprechi: «Se il pubblico pensa che stiamo tagliando qualcosa di importante o che non stiamo eliminando gli sprechi di spesa, fatecelo sapere!».

Cos’è l’efficienza di Musk – Ora l’efficienza ha un ruolo per il governo Trump, ma è un concetto aziendale, che non ha mai avuto un dipartimento nel governo americano. Il miglior rapporto possibile tra ingressi e uscite economiche può portare però anche ai risultati che hanno raccontato i dipendenti di X (ex Twitter). Dormivano in ufficio per paura di perdere il posto. Questo perché nell’equazione dell’efficienza perfetta non si considera la qualità del prodotto, ma solo il guadagno. «Se guadagni di più lavorando in fretta ma sbagliando il 5% delle cose, non c’è motivo per cui correggere quel 5%, anche se sai che è fatto male», ci ha spiegato un dipendente di Bending Spoons, grande azienda tech con sede a Milano. Ricordiamo però, ora Musk non ha più in mano il futuro delle sue aziende, ma anche, in parte, quello dei cittadini americani.