Dopo una stagione da protagonista, Jannik Sinner si è preso anche i titoli di coda. E che titoli: il numero uno del tennis mondiale ha portato a casa le ATP Finals di Torino, ultimo appuntamento dell’anno dove si sfidano i migliori otto tennisti dell’intera stagione. Rullo compressore che senza sosta ha schiacciato tutti gli avversarsi, il 23enne altoatesino si è imposto in tutti e cinque i match senza perdere un set, come Ivan Lendl nel 1986 ma come mai nessun italiano prima di lui. In finale contro l’americano Taylor Fritz, Sinner si è imposto per 2 set a 0 (6-4, 6-4) e ha dimostrato di essere eccellente nella risposta e martellante nel servizio, a conferma dei continui miglioramenti.
I numeri della stagione – Con la firma sull’ultimo trofeo in solitaria, il successo del tennista ha raggiunto numeri da record: nel 2024 Sinner ha perso solamente 5 delle 73 partite giocate e ha vinto due Grandi Slam, l’Australian Open e lo Us Open. Suoi anche tre titoli Master 1000 e due titoli Master 500. Dal 10 giugno 2024, dopo aver scalato le posizioni del ranking ATP, si è guadagnato il primo posto in classifica, diventando il primo italiano a raggiungere l’obiettivo. Ma più che nei numeri, il successo del 23enne si misura con l’essere riuscito in una delle imprese più difficili per gli atleti di sport non di massa: renderne uno così popolare da coinvolgere, anche sul piano emotivo, i meno interessati. «Il lavoro per migliorarsi non finisce mai. C’è ancora margine», ha sottolineato Sinner al termine del match a conferma della filosofia che da sempre lo guida: per il campione la perfezione è sempre a un passo da una perfezione superiore e i progressi sul campo, come i miglioramenti sul servizio, l’hanno testimoniato.
Ancora in Italia – Davanti al pubblico dell’Inalpi Arena di Torino, estasiato dal numero uno al mondo, Sinner ha ringraziato dell’affetto: «Sono contento di condividere questo trofeo con il pubblico italiano. Non c’è posto più bello per finire la stagione di questo stadio». Una pensiero condiviso dal pubblico, che a fine match, ha accolto come una vittoria l’annuncio di Andrea Gaudenzi, presidente dell’ATP, che il torneo resterà in Italia fino al 2030. Probabilmente sarà la città sabauda a ospitare le prossime edizioni per poi lasciare il privilegio a Milano, dove si traslocherà dopo il 2026, anno delle Olimpiadi invernali.
La Coppa Davis – La stagione in solitaria si è conclusa con le immagini da Torino ma per il tennista non è ancora tempo di riposo: lo aspetta la Coppa Davis a Malaga dove insieme ai compagni italiani cercherà di difendere il titolo dell’anno scorso. Intanto si attende di capire cosa succederà i prossimi mesi sul fronte doping: la Wada ha fatto ricorso contro il Tas (tribunale sportivo) che ha assolto Sinner dall’accusa di contaminazione volontaria con il clostebol, sostanza dopante.