L’ultima volta che le opposizioni mandarono a casa un primo ministro era il 1962 e il capo del governo era Georges Pompidou. Ieri sera, 4 dicembre, dopo 62 anni il parlamento ha fatto il bis. La maggioranza dei deputati d’oltralpe, 331,  hanno detto “sì” alla mozione di sfiducia nei confronti del governo di Michel Barnier. L’uomo di Emmanuel Macron, alla guida dell’esecutivo da soli tre mesi, ha più volte richiamato alla responsabilità le forze politiche prima di entrare nell’Assemblea Nazionale, ma la numero uno di Rassemblement National Marine LePen e il leader del Fronte Popolare Jean-Luc Melenchon non hanno indietreggiato di un passo, ribadendo la loro intenzione di sfiduciarlo dopo i negoziati, a loro dire infruttuosi, sulla legge di bilancio, rimasta così senza approvazione.

Palazzi e piazze – Il presidente Macron, in rientro da una visita di stato a Ryad, ha già fatto sapere che intende nominare un nuovo primo ministro entro 24 ore. In pole position per la poltrona al Matignon troviamo l’attuale ministro della Difesa Sébastien Lecornu, il ministro degli Interni Bruno Retailleau, noto per la sua linea dura contro immigrazione e criminalità, e Bernard Cazenevue, ex socialista già capo dell’esecutivo sotto la presidenza Hollande.
Si apre anche il fronte sociale. Nelle piazze il malcontento si fa sentire, la pubblica amministrazione ha indetto una giornata di protesta e le maggiori sigle sindacali hanno decretato un maxi sciopero contro i provvedimenti governativi. Sono previste decine di manifestazioni. Nella capitale il corteo partirà dal Ministero delle Finanze e raggiungerà Place d’Italie.
Una situazione scomoda che Macron dovrà gestire con precisione chirurgica: da un lato i due partiti di maggioranza relativa invocano le sue dimissioni, dall’altro la mancata approvazione della legge di bilancio e le proteste di piazza organizzate dai sindacati. Il tutto condito dall’imminente visita di Donald Trump, per la riapertura di Notre Dame post incendio, che mounsieur le President non intende accogliere senza un primo mnistro in carica.