Il Presidente di Stellantis John Elkann, nel corso di una telefonata con il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, ha annunciato la sua risposta positiva alla convocazione in Parlamento ricevuta ll 16 novembre, in cui si discuterà il piano di sviluppo e rilancio del gruppo in Italia. Questo in un momento in cui il settore dell’auto in Europa sta affrontando una crisi senza precedenti. Gli scioperi dei lavoratori della Volkswagen, la dimissioni dell’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares e il crollo dei titoli azionari di queste due aziende ne sono solo le più recenti testimonianze. Basti pensare infatti che lo scorso novembre, secondo i dati dell’Acea (l’associazione dei costruttori europei), le immatricolazioni di auto in Europa, Pasi Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e Regno Unito hanno subito un calo del 2% rispetto allo stesso mese di un anno fa.
Elkann in Parlamento – John Elkann sarà a Montecitorio il prossimo febbraio-marzo per parlare della crisi del settore dell’auto, quando verrà ascoltato dai deputati e dai senatori delle commissioni Attività Produttive. Dopo la presentazione del Piano Italia, che prevede investimenti nelle fabbriche italiane, e la chiusura del tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy, la futura presenza di Elkann in Parlamento sarà un importante momento per discutere non solo il futuro della stessa Stellantis, ma anche in generale della crisi europea del settore dell’auto e i suoi possibili sviluppi. Il presidente Fontana, circa la telefonata avuta con Elkann, ha parlato di «un segnale positivo, di un dialogo che risulterà certamente ancor più esaustivo». I sindacati esprimono però ancora forti preoccupazioni sul destino dei lavoratori: «Per noi i problemi non sono risolti. Il Piano Italia non dà certezze, è solo transitorio. Il 2025 sarà un altro anno di cassa integrazione», ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini.
Dialogo strategico – La crisi dell’automotive sta destando parecchie preoccupazioni in Europa. Lo scorso novembre, rispetto a quello di un anno fa, ha visto un -2% nelle immatricolazioni di auto. Per Stellantis, addirittura, i numeri parlano di un -10,8%. Secondo poi il Centro Studi Promotor (struttura con sede a Bologna di ricerca economica sul settore dell’auto), il mercato europeo in questo settore registra, rispetto ai livelli del 2019, una discesa del 18,3%. Le cause sarebbero da ricondurre alle politiche dell’Unione Europea, incentrate troppo sulla linea dell’ambientalismo ideologico e che hanno messo quindi in seria difficoltà l’intero mercato dell’area Euro. La Commissione UE ha però annunciato per il prossimo gennaio la convocazione del Dialogo strategico sull’industria automobilistica, che punta a progettare strategie e soluzioni concrete per aiutare il livello di competitività globale della produzione automobilistica in Europa. «Il settore dell’auto è un orgoglio europeo ed è fondamentale per la prosperità dell’Europa», ha affermato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. «Dobbiamo sostenere quest’industria, che dà milioni di posti di lavoro, nella profonda e dirompente transizione che ci attende e garantire che il futuro delle automobili resti saldamente radicato in Europa. Ecco perché ho chiesto un dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica europea. Per dare forma insieme al nostro futuro comune».