Il cast del prossimo Festival di Sanremo è al completo. Mercoledì 18 dicembre su Rai 1 è andata in onda Sarà Sanremo, la serata conclusiva di Sanremo giovani che ha deciso i nomi delle quattro Nuove Proposte che si sfideranno sul palco dell’Ariston dall’11 al 15 febbraio. Saranno il duo Vale Lp e Lil Jolie, Alex Wyse, Settembre e Maria Tomba a contendersi il premio giovani con le rispettive canzoni Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore, Rockstar, Vertebre, Goodbye (voglio good vibes). Nel corso della trasmissione sono stati anche rivelati i titoli delle canzoni dei 30 big in gara, presentati sul palco da Carlo Conti. Da oggi osservatori, fan e appassionati hanno un elemento in più per immaginarsi il Sanremo che sarà.
I giovani – Con Sarà Sanremo, in diretta dal Teatro del Casinò della città dei fiori, si è chiusa ufficialmente la rassegna Sanremo giovani condotta da Alessandro Cattelan e Carlo Conti. Una gara, per i giovani artisti in gara, per avere l’opportunità di esibirsi sul palco del teatro più famoso della musica italiana. A decretare i vincitori è stata la Commisione musicale, presieduta dal direttore artistico del Festival Carlo Conti (nonché giurato “fuori onda”) e costituita da Manola Moslehi, Carolina Rey, Ema Stokholma, Daniele Battaglia ed Enrico Cremonesi. Secondo giurato “fuori onda” era Claudio Fasulo, vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time. Degli otto finalisti, hanno dovuto rinviare il desiderio di esibirsi all’Ariston Mew, Selmi, Angelica Bove ed Etra.
I big – C’era attesa anche per i titoli delle 30 canzoni in gara che sabato 15 febbraio si contenderanno la finale Big. Presentati da Carlo Conti, per la prima volta i concorrenti si sono riuniti sullo stesso palco e hanno reso noto il titolo del proprio brano. In pochi si sono lasciati andare a qualche tiepida rivelazione, come Francesco Gabbani che ha descritto la sua Viva la vita come «una celebrazione della vita». L’attenzione del pubblico si è concentrata soprattutto sulla presenza di Fedez e Tony Effe, che quest’estate se le sono dette di santa ragione con un dissing che ha coinvolto anche Chiara Ferragni. Tony Effe inoltre in questi giorni è al centro delle polemiche per la rinuncia obbligata al concerto di Capodanno a Roma. Le sue dichiarazioni sembrano un tentativo di smorzare i toni: accusato di cantare testi violenti, ha rivelato che la sua Damme una mano «è una canzone personale, romantica e passionale». Anche Battito di Fedez punta sul personale: «è una dicotomia: una canzone d’amore dedicata a una donna, ma quella donna è impersonificata nella depressione». Ma la dichiarazione più bella è quella di Massimo Ranieri, che sul palco dell’Ariston ha esordito a diciassette anni nel 1968 e mercoledì sera non ha trattenuto l’emozione di fronte all’ovazione che gli ha tributato il pubblico: solo amore per il Festival.