L’obbiettivo di Starlink è nobile, poter fornire una connessione internet a tutto il mondo, ma le critiche e i dubbi restano, il monopolio spaziale sembra ormai nelle mani di Elon Musk. Una soluzione per chi non ne ha, non è più veloce della fibra, nemmeno più economica, ma riesce ad arrivare dove le connessioni via cavo tentennano.

I satelliti – Starlink si basa su una vera e propria costellazione di satelliti posizionati nella bassa atmosfera (a circa 550km dal suolo) che coprono l’intero globo. Il numero delle stazioni orbitali supera ormai i 5.000, ma l’obbiettivo del tycoon resta quello di continuare con i lanci spaziali così da poter realizzare il Crosslinking, ovvero raggiungere un quantitativo sufficiente a competere, in quanto a velocità, con la fibra ottica. I satelliti sono geostazionari, restano quindi fermi in orbita ruotando insieme all’asse terrestre. Grazie a questa soluzione la parabola di Starlink riesce ad agganciarsi e a ricevere il segnale in modo più semplice e diretto.

Il funzionamento – La connessione si basa su scambio dati via onde radio. Dalla parabola di casa viene inviata la richiesta al satellite di Starlink, questo funge da tramite e reindirizza il flusso verso una stazione di terra per ottenere la risposta alla nostra richiesta. Con un moto inverso la risposta viene indirizzata, nuovamente, verso il satellite che la rigira alla nostra parabola. Per fare il tutto servono dai 600 agli 800 millisecondi, le tempistiche però possono variare in caso di maltempo o di condizioni atmosferiche particolari.

Critiche e preoccupazioni – La proliferazione dei satelliti Starlink in orbita bassa ha suscitato critiche per i potenziali rischi di collisioni spaziali e l’inquinamento luminoso, che ostacola le osservazioni astronomiche.
La sindrome di Kessler, teorizzata dall’astrofisico Donald J. Kessler nel 1978, descrive uno scenario ipotetico in cui la densità dei detriti spaziali in orbita terrestre bassa aumenta al punto da causare una reazione a catena di collisioni. Questo scenario è una preoccupazione crescente in relazione al progetto Starlink, che prevede il lancio di migliaia di satelliti per fornire Internet globale. Nonostante SpaceX implementi misure per minimizzare i rischi, l’aumento del traffico spaziale amplifica la probabilità di collisioni, potenzialmente contribuendo alla sindrome di Kessler e compromettendo l’accesso allo spazio per le future generazioni.

Starlink e il governo statunitense – Nel 2023, diciassette agenzie federali hanno firmato oltre cento contratti con le aziende di Musk, per un valore complessivo di 3 miliardi di dollari. Questa rete complessa di relazioni comprende pagamenti, multe, patteggiamenti e indagini condotte da varie agenzie federali. Durante l’amministrazione Trump, Musk è stato considerato per un ruolo in una commissione governativa per l’efficienza, il che avrebbe rappresentato un evidente conflitto di interessi, considerando i suoi rapporti con diverse agenzie governative. Nonostante i notevoli successi, SpaceX deve fare i conti con le critiche e le sanzioni della Federal Aviation Administration (FAA), che ha imposto una multa di 633 mila dollari all’azienda per non aver rispettato i requisiti delle licenze in due lanci in Florida nel 2023.

Starlink e la guerra in Ucraina Il ruolo internazionale giocato da Starlink è emerso con forza a partire dal 2022: dopo l’invasione russa dell’Ucraina, Musk ha garantito a Kiev copertura internet nei momenti più difficili della guerra. Senza i satelliti Starlink sarebbe stato impossibile per l’esercito ucraino condurre una difesa e una controffensiva con droni e altre tecnologie belliche.
Le capacità russe di danneggiare la qualità del servizio offerto da Musk sono tuttavia in aumento. E con esse le difficoltà per l’esercito ucraino: interferenze alla connessione satellitare mettono a dura prova le comunicazioni militari e l’efficacia delle manovre sul campo, riducendo il vantaggio tecnologico conquistato da Kiev.
Dal febbraio 2024, inoltre, le forze ucraine hanno dichiarato di avere prove dell’uso di Starlink da parte dei soldati russi. L’uso della rete satellitare è teoricamente vietato in Russia: sarebbero degli intermediari ad acquistare i dispositivi Starlink per poi rivenderli su richiesta ai militari russi di stanza nei territori occupati in Ucraina.

L’interferenza di Starlink nel mondo – La pericolosità di Starlink sta proprio nel rischio di rendere chi ne fa uso dipendente dai suoi servizi. Nella Striscia di Gaza è fondamentale per coordinare gli aiuti umanitari, così come in altri contesti di guerra. Quando Musk ha interrotto la sua collaborazione con il Sudan, dove è in corso una sanguinosa guerra civile, per milioni civili è diventato più difficile ricevere soccorso in un paese già al collasso.
E la creatura del tycoon fa paura anche ai più potenti: secondo alcune fonti del Wall Street Journal, Xi Jinping vorrebbe che Musk non permettesse a Taiwan di ricevere la copertura internet di Starlink.