Dodicimila edifici danneggiati, oltre 150mila persone evacuate e un bilancio tuttora in evoluzione di 24 morti e 16 dispersi. Gli incendi che da martedì 7 gennaio stanno colpendo la città di Los Angeles, in California, hanno già raggiunto un’estensione di quasi 15mila ettari. I due roghi più grandi, ancora fuori controllo, sono il Palisades fire nella zona costiera tra Malibu e Santa Monica, e l’Eaton fire vicino a Pasadena nell’entroterra a nord-ovest di Los Angeles. Vip e ricchi proprietari di ville starebbero ricorrendo a pompieri privati nel tentativo di salvare le proprie case: il costo di un intervento arriva fino a 10mila dollari al giorno, per servizi antincendio sempre più diffusi negli ultimi anni e impegnati anche in tempo di pace in alcune grandi attività commerciali.
Le difficoltà nelle operazioni – Dopo un fine settimana meno ventoso, come da previsioni, le raffiche sono tornate a sferzare le zone in fiamme contribuendo a ostacolare lo spegnimento. Secondo il National Weather Service, il servizio meteorologico nazionale americano, il vento non diminuirà fino al prossimo giovedì. Le autorità hanno imposto un divieto di sorvolo delle aree interessate dagli incendi, dopo che un drone amatoriale è entrato in collisione con un canadair venerdì 10 gennaio. In supporto ai soccorritori già presenti, il Canada ha inviato 60 unità di vigili del fuoco, mentre sono già impiegati sul fronte quasi mille detenuti. In alcune delle zone distrutte è in vigore il coprifuoco notturno, per contrastare lo sciacallaggio nei resti delle abitazioni bruciate o abbandonate.Le polemiche del presidente eletto americano Donald Trump si sono concentrate anche sulle difficoltà iniziali ad avere acqua a sufficienza nella rete dedicata agli idranti. Il tycoon ha accusato il governatore democratico della California Gavin Newsom di aver privato la regione dell’acqua necessaria «per voler salvare dei pesci inutili». Si riferisce alla decisione di Newsom di non deviare artificialmente vie idriche nel nord della regione per non mettere a rischio specie ittiche in via di estinzione.
Le cause – Se per ora non sono chiare le dinamiche che hanno portato allo scoppio dei roghi più grandi e distruttivi, è in corso un’indagine su un danno alla rete elettrica che potrebbe aver dato inizio all’incendio di Hurst a nord di Los Angeles, ora quasi completamente estinto. Anche il grande incendio di Paradise, scoppiato in California nel 2018, fu originato da un malfunzionamento alla rete elettrica, che in generale si trova in condizioni precarie anche nei quartieri più ricchi e conosciuti. A facilitare il propagarsi delle fiamme sono state anche le case costruite in legno, che sono la maggioranza, e il clima particolarmente secco delle ultime settimane.