Milioni di dollari stanno andando in fumo tra le fiamme di Los Angeles. Il costo della catastrofe è già stato calcolato in una riduzione del 4% del Pil californiano: per Accuwheater, una delle più antiche agenzia metereologiche americane, i danni economici previsti ammonteranno a una cifratra i 130 e i 150 miliardi di dollari. Per il governatore della California, Gavin Newsom, questo potrebbe essere «uno dei maggiori disastri naturali della storia americana». Solo il fuoco e il vento decideranno se queste stime verranno confermate e se dovrannno essere aumentate, in ogni caso la calamità sarà una delle peggiori di sempre in termini economici.

L’area – L’area colpita dal 7 al 13 gennaio dagli incendi boschivi è stata pari a 170 chilometri quadrati, l’equivalente dell’intera città metropolitana di Napoli. Il quartiere dove le fiamme continuano a dilagare è quello di Pacific Palidades, un sobborgo di Los Angeles abitato da star di Hollywood e personalità dello spettacolo. Secondo il sito immobiliare Realtor citato dal giornmale Economy, il prezzo medio delle abitazioni a Pacific Palidades è di 4,5 milioni di dollari, con un valore al metro quadro pari a 15.000 dollari. Per questo motivo i costi della ricostruzione raggiungeranno valori record, ancor di più se dovesse essere raggiunto dalle fiamme l’adiacente Malibu, roccaforte glamour e ancor più costosa della città.

I dati – I danni saranno enormi per il fatto che la California è lo stato con il maggior Pil (3,8 mila mliardi di dollari) degli Stati Uniti. Se fosse una nazione indipendente sarebbe la quinta potenza mondiale, poco sotto la Germania. Gli incendi che stanno colpendo l’area più ricca d’America possono essere paragonati solo a pochissimi altri disastri ambientali, come l’uragano Helene dell’ottobre del 2024. Secondo il Financial Times, il ciclone causò un danno economico pari a 250 milioni di dollari, colpendo però un territorio ben maggiore. Utilizzando i dati relativi al 2023 dell’agenzia governativa americana per il monitoraggio del cambiamento climatico, NOAA, si deduce come i “costi climatici” siano un’indice di spesa sempre più determinante con un esborso tra il 2019 e il 2013 pari a 603,1 miliardi di dollari.