Si torna sempre dove si è stati bene. Soprattutto dove hai dato i primi calci ad un pallone. Non ci ha pensato due volte Daniele De Rossi a salvare l’Ostiamare, la squadra dove ha esordito quando era ancora un bambino.
Ostiamare – La storica associazione sportiva di Ostia, fondata nel 1945, è in crisi dalla fine dello scorso anno. Le cause riguardano gli spogliatoi e le tribune abusive dello stadio, oltre alla riqualificazione del campo di gioco, l’Anco Marzio, chiuso per inagibilità. La situazione sembrava irrecuperabile a tal punto che, il 18 dicembre 2024, la società aveva comunicato la cessazione delle attività sportive per il 2025.
Il salvataggio – Così l’ex numero sedici è di nuovo sceso in campo. Questa volta non per investire sui suoi sogni, quelli ormai si sono già avverati, ma su quelli dei 500 ragazzi iscritti che rischiavano di non giocare più. De Rossi ha quindi deciso di acquistare il 22 gennaio le quote del club sportivo, diventando proprietario al posto di Roberto Di Paolo. La squadra del litorale romano potrà ora contare su un futuro più solido ma soprattutto su una ben più salda stabilità economica. Che si tratti della sindrome da crocerossino o di puro senso del dovere, l’ex calciatore della Roma è ora il nuovo presidente di un team disastrato, non solo dal punto di vista economico. L’Ostiamare è infatti quintultima in classifica nel Girone E di Serie D, finita in zona playout e a sei punti di distanza dalla retrocessione diretta.
Il nuovo progetto – Mai soprannome fu più azzeccato. Il “Capitan Futuro” degli anni d’oro della Roma avrebbe già presentato al Comune un progetto di rifacimento e restyling del complesso sportivo, sostenuto dall’assessore allo Sport e ai Grandi eventi di Roma Capitale Alessandro Onorato. Si tratta di significativi investimenti che porterebbero lo stadio Anco Marzio a salire sul terzo gradino del podio ostiense. Inoltre, fattore non meno importante, questo campo potrebbe veder giocare tanti nuovi talenti che, sotto l’occhio esperto dell’ex allenatore della Roma, avrebbero sicuramente maggiori opportunità di crescita. Risollevare la squadra biancoviola, trovando anche collaboratori, dirigenti e tecnici di livello, non è certo un compito facile. Nel frattempo, domenica 26 gennaio, si attende il risultato della partita da giocare contro il Poggibonsi. La prima, dopo oltre venticinque anni, in cui De Rossi indosserà una cravatta e non i soliti tacchetti.