Arrestato a Innsbruck René Benko, magnate immobiliare tirolese indagato in quattro diversi paesi, fra cui l’Italia. Il fermo arriva per ordine delle autorità austriache, che accusano il 48enne di associazione per delinquere. Benko è il fondatore di Signa Holding GmbH, colosso immobiliare austriaco che ha dichiarato il fallimento nel novembre 2023 a causa di un debito di 10 miliardi di euro. Lo stesso finanziare, dopo essersi dimesso da Signa, ha riconosciuto l’insolvenza personale.
I motivi dell’arresto – Il tribunale di Vienna ha autorizzato l’arresto di Benko perché avrebbe falsificato una fattura e nascosto dei beni dalla massa fallimentare. Il magnate, secondo quanto appreso dagli inquirenti con intercettazioni e analisi di intelligence, avrebbe nascosto di essere il proprietario di Fondazione privata Laura, fondata da Benko e sua madre nel 2007 che si occupava di diverse iniziative imprenditoriali e asset patrimoniali.
Le indagini in Italia – A dicembre la procura di Trento aveva già richiesto l’arresto di Benko, accusato di far parte di un gruppo impegnato a influenzare la pubblica amministrazione locale: secondo l’accusa avrebbe offerto finanziamenti elettorali e agevolazioni burocratiche in cambio di favori nell’ambito di progetti immobiliari sul territorio. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Trento, ha portato all’arresto di 9 persone e più di 70 indagati (tra politici, imprenditori e funzionari). Tra le richieste di arresto c’era anche quella di Benko, ma la magistratura austriaca ha rifiutato l’estradizione.