Sono passati quasi 500 giorni, ma ora Agam Berger è libera. La 19enne militare israeliana è stata rilasciata da Hamas – insieme ad altri due ostaggi – e secondo il Times of Israel la donna ha già raggiunto la base dell’Idf – l’esercito israeliano – dove ha incontrato i suoi genitori in attesa di sottoporsi a controllo medico.
Il rilascio – Sono circa le 9.00 di giovedì 30 gennaio in Italia. Un po’ più a est, nel nord della Striscia di Gaza, la Croce Rossa ha allestito un palco per il rilascio di otto ostaggi di Hamas. La prima è stata la soldata di sorveglianza Agam Berger, dopo di lei i civili israeliani Arbel Yehoud e Gadi Mozes. Secondo la lista consegnata da Hamas, dovrebbero essere liberati anche cinque cittadini thailandesi. Berger ha già incontrato i suoi familiari, mentre per Yehoud e Mozes, Hamas ha effettuato un “rilascio-show” nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia, di fronte alla casa distrutta di Yahya Sinwar, ex capo dell’organizzazione ucciso lo scorso ottobre. Berger, Yehoud e Mozes sono in ostaggio dall’inizio del conflitto, quindi da 482 giorni. Sono centinaia le persone che si stanno riunendo nelle zone dove sono previsti i rilasci, per festeggiarli.
Reazioni – Itamar Ben Gvir, esponente dell’estrema destra israeliana, ha commentato così il rilascio degli ostaggi: «Siamo felici ed emozionati, ma le immagini orribili provenienti da Gaza rendono chiaro che questa non è una vittoria completa, è un fallimento totale, un accordo sconsiderato». Ben Gvir si è dimesso dal governo dopo la firma della tregua per protestare contro l’accordo, nei confronti del quale aveva espresso un voto contrario.
Gli scambi – La liberazione di Berger e degli altri due ostaggi è la terza operazione di scambio tra Israele e Hamas da quando la tregua è entrata in vigore il 19 gennaio. L’ufficio di Hamas ha comunicato che, sempre nella giornata del 30 gennaio, Israele procederà al rilascio di 110 detenuti palestinesi, tra cui trenta minorenni.