La Germania si prepara ad affrontare una tornata elettorale anticipata il 23 febbraio 2025. Questa decisione è stata presa in seguito a una crisi di governo culminata con la sfiducia al cancelliere Olaf Scholz il 16 dicembre scorso. La caduta della coalizione semaforo – si chiama così per il colore dei partiti di cui è composta, ovvero i rossi Spd, i Verdi e i gialli Fdp – ha portato allo scioglimento del Parlamento, il Bundestag, e alla convocazione di nuove elezioni.
In Germania, storicamente, la vittoria delle elezioni se la contendevano il leader dei socialdemocratici (Spd) e quello dei cristiano-democratici (Cdu). Questa volta, viste anche le elezioni anticipate, la situazione è ben più incerta, con quattro partiti che hanno ambizioni più o meno grandi di governare il paese. Secondo gli ultimi sondaggi riportati da Spiegel la Cdu/Csu guidata da Friedrich Merz rimane il partito di maggioranza relativa con una proiezione al 30%. Mentre l’Spd di Olaf Scholz – cancelliere uscente – viene data al 15%. I Verdi sono al 14% (quasi invariati rispetto alle elezioni del 2021), e l’infine c’è l’AfD (Alternativa per la Germania) al 21% (più dieci punti), partito che è in grande crescita nei sondaggi ma molto criticato per le posizioni estremiste che assume.
I principali candidati delle elezioni federali in Germania del 2025, che si terranno il 23 febbraio, sono Friedrich Merz (Cdu), Olaf Scholz (Spd), Robert Habeck (Verdi) e Alice Weidel (AfD).
Cdu – Friedrich Merz è il candidato della Cdu, lo storico partito di centro-destra. Ha 66 anni e ha recentemente ottenuto un ampio consenso interno, cercando di riportare il conservatorismo dopo le difficoltà elettorali del passato. La sua carriera politica è stata caratterizzata da una lunga rivalità con l’ex cancelliera Angela Merkel, che ha plasmato non solo il suo percorso personale, ma anche la direzione della Cdu. Merz ha un forte sostegno nei sondaggi, con la Cdu che si attesta intorno al 30% dei voti. È noto per la sua posizione chiara a favore dell’Ucraina e per la sua apertura a possibili alleanze con altri partiti, come l’Spd e i Verdi. Merz ha iniziato la sua carriera politica all’età di 17 anni, entrando nella Cdu. È stato eurodeputato dal 1989 al 1994 e successivamente come membro del Bundestag dal 1994 al 2009. Durante gli anni ’90, ha guadagnato notorietà come portavoce della corrente conservatrice del partito, ma la sua ascesa è stata interrotta dall’emergere di Angela Merkel. Nel 2000, Merz perse la corsa per la leadership del partito a favore di Merkel, che lo ha emarginato durante il suo mandato come cancelliera. Dopo aver lasciato la politica nel 2009, è tornato nel 2018, cercando di riconquistare il controllo della Cdu. Merz è visto come un rappresentante dell’ala destra, un sostenitore di politiche fiscali rigorose e di una linea dura sull’immigrazione. Ha criticato le politiche di Merkel e cerca di attrarre elettori che si sono spostati verso l’AfD .
Spd – Olaf Scholz è il cancelliere della Germania dal 8 dicembre 2021 e rappresenta il Partito Socialdemocratico di Germania (Spd). È il nono cancelliere della Repubblica Federale e il quarto proveniente dalle fila dell’Spd. Dopo essere stato sfiduciato dal Bundestag, cerca di riconfermare la sua posizione. Scholz punta su politiche di sostegno alle famiglie a basso reddito e propone un fondo di investimento per le infrastrutture. Nato il 14 giugno 1958 a Osnabrück, Scholz ha iniziato la sua carriera politica a soli 17 anni, diventando membro dell’Spd. Ha ottenuto una laurea in Giurisprudenza presso l’università di Amburgo e ha lavorato come avvocato specializzato in diritto del lavoro. La sua carriera politica include vari ruoli significativi quali ministro del Lavoro nel primo governo Merkel, sindaco di Amburgo dal 2011 al 2018 e vicecancelliere e ministro delle Finanze, da marzo 2018 fino alla sua elezione a cancelliere.
Scholz è salito al potere in un momento critico per la Germania, affrontando le conseguenze della pandemia di Covid-19 e la crisi energetica scaturita dalla guerra in Ucraina. La sua coalizione di governo, la cosiddetta “Ampel-Koalition” (coalizione semaforo), comprende Spd, Verdi e Fdp (Partito Liberale Democratico). Questa è stata la prima volta che una coalizione tripartita ha governato la Germania. Il governo di Scholz ha affrontato diverse sfide, tra cui una pesante sconfitta alle elezioni regionali del 2023 e un calo nei sondaggi per l’Spd. Inoltre, le sue politiche economiche e sociali sono state messe alla prova da un contesto internazionale instabile.
I Verdi – Robert Habeck, nato a Lubecca nel 1969, è il candidato dei Verdi e ha ricoperto ruoli importanti nel governo precedente come ministro dell’Economia e del Clima. È noto per le sue proposte di transizione ecologica e per l’introduzione di una tassa sui miliardari per supportare le famiglie in difficoltà. La sua carriera è iniziata nel 2002, culminando nella guida congiunta dei Verdi dal 2018 al 2022 insieme ad Annalena Baerbock (attuale ministra degli Esteri). Prima di approdare al Bundestag nel 2021, Habeck ha avuto un ruolo chiave nella regione dello Schleswig-Holstein come ministro di Stato per la rivoluzione energetica, l’agricoltura, l’ambiente e la natura. Le sue politiche ambientali, però, lo hanno portato a confrontarsi con le proteste degli agricoltori nel gennaio 2024, a causa dei tagli ai sussidi agricoli. I Verdi si trovano attualmente in una posizione più debole nei sondaggi, con circa il 12-14% dei voti previsti.
Alternative für Deutschland – Alice Weidel, co-presidente dell’AfD dal 2022 e figura di spicco nel partito fin dalla sua fondazione nel 2013, è la candidata del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD). Candidata di punta al Bundestag nel 2017 e capogruppo parlamentare, Weidel si distingue per le sue posizioni euroscettiche e nazionaliste, focalizzandosi sull’opposizione all’Unione europea e alla politica migratoria tedesca. Con una formazione in economia e un’esperienza in Goldman Sachs, Weidel difende il libero mercato, pur essendo criticata per la sua retorica provocatoria e le sue posizioni controverse sull’immigrazione e l’integrazione. Pur essendo dichiaratamente lesbica e convivendo con una compagna di origini srilankesi con cui ha due figli, Weidel è nota per le sue posizioni anti-immigrazione e per le politiche del suo partito che sostengono la famiglia tradizionale, composta da padre e madre. La sua capacità di dialogare con l’ala più radicale (e considerata neonazista) del partito, guidata da Björn Höcke, ha contribuito al suo successo, sebbene ciò l’abbia esposta a critiche per la sua presunta tolleranza verso sentimenti estremisti.
I sondaggi indicano che l’AfD è in crescita, attestandosi intorno al 21-23% dei consensi. Weidel ha enfatizzato che le questioni di pace e guerra saranno decisive per queste elezioni, criticando le posizioni di Merz riguardo l’Ucraina.