In arrivo uno strumento per proteggere il personale ferroviario dei treni regionali. I dipendenti di Fs Security, la società del gruppo di Ferrovie dello Stato (Fs) che si occupa di sicurezza, saranno dotati di bodycam e scorteranno i capotreni nelle stazioni e sulle tratte più critiche. Si tratta della seconda fase di sperimentazione, cominciata in Emilia-Romagna nel marzo 2024. Ora quattro mesi di prova per altre quattro regioni: Toscana, Liguria, Puglia e Lombardia. La videocamera sarà posizionata ben in vista, nel taschino della giacca, e avrà una doppia finalità. In primo luogo, essendo sempre visibile dovrebbe agire da deterrente, scoraggiando le minacce e le aggressioni sulle carrozze. E poi, se dovessero avvenire simili comportamenti, il lavoratore potrà poi avviare la registrazione della violenza subita e fornire una prova concreta alle autorità.

Il piano – La sperimentazione era iniziata un anno fa in Emilia-Romagna e aveva coinvolto circa 30 volontari fra i capitreno. Come riporta Repubblica, in queste ore si sta vedendo un’accelerata da parte di Fs Security che ha consegnato decine di videocamere in Puglia e nelle Regioni che nel 2023 hanno registrato il maggior numero di assalti al personale, ossia Piemonte, Liguria e Toscana. Entro la fine di marzo, anche la Lombardia prenderà parte ai test e, a partire da giugno, le bodycam verranno indossate direttamente dai capitreno di Trenitalia.

Le bodycam – Le videocamere avranno un’autonomia di 12 ore e verranno accese a inizio turno. Tuttavia, la registrazione non sarà sempre attiva, ma sarà l’addetto di Fs Security o il capotreno ad avviarla in caso di pericolo. La capienza di 64 gigabyte e la protezione IP67 contro le infiltrazioni di acqua e polvere assicurano di poter riprendere qualsiasi avvenimento rilevante. Tuttavia, il capotreno non potrà rivedere i video: solo il personale autorizzato di Fs potrà visionare le immagini, registrate in modo cryptato, e condividerle con le forze dell’ordine per sporgere denuncia.

Le aggressioni – I dipendenti di Trenitalia sono da anni costretti a lavorare in condizioni di ostilità, talvolta rischiando la vita. Uno degli ultimi casi, quello del 4 novembre 2024, quando un 21enne a bordo di un regionale partito da Genova Brignole e diretto a Busalla si era rifiutato di esibire il biglietto e, una volta sceso sulla banchina ferroviaria, aveva estratto un coltello e colpito il controllore con diversi fendenti alla spalla e al braccio. Il ragazzo era poi stato arrestato.
Nonostante i precedenti, le ultime statistiche riportano l’ottimismo fra il personale ferroviario e dimostrano l’efficacia della sperimentazione avviata in Emilia-Romagna. Il report di Fs Security mostra come nel 2024 le aggressioni siano diminuite dell’11% rispetto all’anno precedente, passando dalle 427 denunce del 2023 alle 381 del 2024. I numeri restano alti ma il primo mese del 2025 conferma il trend positivo, con un’ulteriore decrescita del 47% rispetto al gennaio dell’anno precedente.