Ha puntato gli occhi sul tabellone dei tempi tre volte, come a non crederci. Quando ha distolto lo sguardo, si è lasciata cadere sulla neve di Sestriere, emozionata. Mikaela Shiffrin ha centrato la centesima vittoria in Coppa del mondo di sci alpino. Prima di tutti i tempi, mai nessuno come lei. È rinata come l’araba fenice, danzando tra le curve strette dello slalom nella pista piemontese e trionfando in entrambe le manche.
Lacrime e riscatto – Una risalita dal buio, dopo il terribile infortunio nel gigante di Killington (Vermont) il 30 novembre scorso, quando un bastoncino le aveva trafitto l’addome e lacerato i muscoli, rischiando di arrivare agli organi vitali. Salva per un pelo. A Sestriere la fuoriclasse statunitense è tornata sugli sci anche per scacciare le paure di quella caduta. Venerdì 21 e sabato 22 febbraio, però, è stata lenta. Troppo, per i suoi standard. Anzi, sabato non si è neanche qualificata per la manche decisiva del gigante: ha tagliato, tra le lacrime, il traguardo 33esima. Ma l’amarezza è subito diventata voglia di riscatto. E, il giorno successivo, Shiffrin ha vinto alla sua maniera sulla pista Giovanni Alberto Agnelli. Enorme il distacco dalle avversarie: 61 centesimi rifilati alla croata Zrinka Ljutic (seconda) e 64 alla connazionale Paula Moltzan (terza).
Record – È arrivata così la centesima vittoria in Coppa del mondo. Un obiettivo che la campionessa inseguiva da mesi e che, forse, era diventato anche un fantasma ingombrante. «È stato difficile riprendere il ritmo della competizione, allenarmi nonostante l’infortunio e confrontarmi con tutte queste sciatrici così forti e veloci», ha dichiarato Shiffrin appena scesa dal podio, come riporta l’Ansa. Incredula, commossa, ha aggiunto: «Più volte mi sono chiesta se avevo preso la decisione giusta tornando a gareggiare. Ci vuole tempo per trovare il giusto stato d’animo, mi sto gustando questa vittoria, so che ho fatto molta strada per ottenerla. Non avrei mai pensato di arrivare un giorno a questa cifra: il mio sogno fin da bambina è fare delle belle curve e migliorare ogni giorno».
Leggenda – Una filosofia con cui, sull’Olimpo dello sci alpino, ci è salita davvero. Lì dove lei ha posto l’asticella, nessuno è arrivato mai. Neanche il campione svedese Ingemar Stenmark, che si è fermato a 86 successi e il cui record ha resistito per decenni. E nemmeno Lindsey Vonn, leggenda dello sci alpino femminile, ferma a quota 82. «Voglio solo godermi questa giornata, cogliere questo piccolo momento di felicità dopo tanti difficili», ha spiegato Shiffrin dopo la gara. Nessuno sguardo al futuro, almeno per adesso.
Quel che è certo è che il record stabilito, al momento, è inavvicinabile. «Scusa Mikaela, so che odi i discorsi sul G.O.A.T (Greatest of All Time, ndr), ma a volte il tuo uomo deve potersi vantare – ha scritto in un post su Instagram il fidanzato della campionessa Alexander Aamodt Kilde, anch’egli sciatore –. Orgoglioso di te e buona fortuna a chi osa inseguire quel record». Buona fortuna, sì. Perché Shiffrin ha un palmarès da far paura: una collezione infinita di medaglie, tre olimpiche e 15 mondiali e, solo in coppa del mondo, 155 podi e l’ennesimo primato di 17 vittorie in una sola stagione.