Milano e Napoli per ora bene, meno Roma e Torino, bloccata Bologna. Lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale indetto dal sindacato Usb Lavoro Privato ha colpito tutte le grandi città italiane, con effetti più o meno evidenti. La motivazione dietro la convocazione è nel «mancato riscontro alla richiesta di convocazione per il negoziato del rinnovo Ccnl Autoferrotranvieri Internavigatori 2024/2027». A partire dalle 20.00 inoltre entreranno in sciopero per le ultime 4 ore di turno anche le sigle sindacali dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal e Ugl – di questo ulteriore stop alle attività ne parla solo Atm, l’azienda dei trasporti milanese – che esprimono la loro «profonda preoccupazione per l’aumento degli atti di violenza ai danni del personale dei trasporti pubblici», specialmente per via dei «fatti accaduti nella giornata di sabato 22 febbraio». Giornata in cui ci sono state due aggressioni in due diverse città. Un’autista dell’azienda di trasporti Seta a Reggio Emilia è stata attaccata da un passeggero che ha anche tentato di far sbandare il mezzo. Mentre a Panzano in Chianti, in provincia di Firenze, un controllore è stato picchiato su un autobus di Autolinee Toscane. Tra queste sigle, quelle coinvolte anche nel settore aereo hanno annunciato uno sciopero – a livello nazionale e non solo nella città lombarda – dei dipendenti di Aeroitalia ed EasyJet dalle 12.00 alle 16.00, che ha avuto come conseguenza disagi nei voli precedenti, e, prevedibilmente, anche successivi.

Milano – Restano aperte nella mattinata tutte le linee della metro, ma la situazione potrebbe cambiare dopo la fascia di garanzia delle ore 15-18.  All’ultimo sciopero organizzato da Usb, insieme a Cobas, il 13 dicembre a Milano aveva aderito il 17,6% dei lavoratori di Atm, l’azienda trasporti milanese. Indipendentemente dallo sciopero, il traffico è invece stato rallentato in centro in mattinata a causa dello sviamento dai binari di un tram in piazza Fontana, che non ha avuto però conseguenze gravi o feriti. 

A Roma – Chiusa la metro C dopo l’ultima corsa delle 8.30, mentre restano aperte, con rallentamenti, le linee A e B. I rallentamenti colpiscono anche i mezzi di superficie. La prossima fascia di garanzia sarà tra le 17.00 e le 20.00. Chiuso, per lavori già in programma, anche il tratto ferroviario Termini-Centocelle.

Napoli – La situazione è quasi normale, l’Azienda Napoletana Mobilità è stata sfiorata dallo sciopero, registrando solo riduzioni della frequenza di tram e bus, ma senza chiusura di metropolitana e funicolari. Resta comunque la fascia di garanzia dalle 17:00 alle ore 20:00 per le linee di superficie. La metropolitana ha invece subito, insieme all’aeroporto di Bergamo per restare nell’ambito delle infrastrutture, gli attacchi informatici del collettivo hacker filorusso NoName057, che colpisce soprattutto enti pubblici locali da otto giorni.

Torino – Il capoluogo piemontese registra tra il 65 e il 70% di aderenti allo sciopero stando alle stime dei sindacati. Per ora non è però coinvolta pesantemente la linea metropolitana: Il Gruppo Torinese Trasporti ha annunciato che almeno fino alle 15.00 resterà aperta. Fasce di garanzia per il trasporto urbano dalle 12.00 alle 15.00 e, per quello extra-urbano, dalle 14.30 alle 17.30.

Bologna bloccata – Il trasporto pubblico locale del capoluogo emiliano è tra quelli più colpiti dallo sciopero: circa l’80% del personale coinvolto ha aderito, compreso quello del Marconi Express, che collega la città e l’aeroporto Guglielmo Marconi. Unica fascia di garanzia dalle 16.30 alle 19.30.