«Ho una metastasi al cervello, ho avuto paura ma non sono rassegnata», aveva detto a Verissimo lo scorso 2 febbraio intervistata da Silvia Toffanin. Eleonora Giorgi, morta lunedì 3 marzo a 71 anni, era apparsa in televisione per l’ultima volta nella trasmissione pomeridiana di Canale 5, dov’era ospite fissa dal 2023 e dove nell’ultimo periodo ha sempre raccontato la sua malattia, un tumore al pancreas. «Sono grata ai tanti amici e amiche che sono venuti a trovarmi», aveva detto, ringraziando anche Ornella Muti, con cui nel 1974 ha condiviso il film scandalo Appassionata di Gianluigi Calderone. Diva popolare nelle commedie e interprete indimenticabile in film come Inferno (1980) di Dario Argento, Giorgi è stata nel cast di quasi quaranta produzioni tra il 1971 e il 1988. Tra il 2002 e il 2009 aveva preso parte alle fiction Lo zio d’America e I Cesaroni, più di recente aveva partecipato a diversi show televisivi come opinionista o concorrente. Carlo Verdone la ha ricordato con un post su instagram: «Grazie amore mio per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e la tua carriera – Borotalco (1982) e Compagni di scuola (1988) – saremo ricordati per tanto tempo ancora».
Gli inizi – Nata a Roma nel 1953 da una famiglia italo-inglese, padre direttore di produzione, ha esordito nel 1972 in Roma di Federico Fellini, anche se non era comparsa nei titoli di coda. Il vero debutto è stato un anno dopo con Storia di una monaca di clausura di Domenico Paolella, dove a soli 20 anni ha fatto la storia della commedia erotica insieme a Catherine Spaak. Dopo la morte del suo allora fidanzato Alessandro Momo vissuta da appena venticinquenne, ha confessato nel 2017 a Barbara D’Urso di essere caduta in problemi di dipendenza da droghe, da cui si è risollevata grazie al matrimonio con l’editore Angelo Rizzoli nel 1979. Sul finire degli anni ’70 ha preso parte a film d’autore come L’Agnese va a morire di Giuliano Montaldo sulla colonna sonora di Ennio Morricone e Dimenticare Venezia di Franco Busati, che ha vinto il David come miglior film nel 1979. Con gli anni ’80 è approdara ai film per famiglie recitando con Renato Pozzetto in Ho sposato una strega, produzione Cecchi Gori. Ha partecipato anche a Grand Hotel Excelsior con un cast comico che vede insieme Adriano Celentano, Enrico Montesano, Diego Abatantuono e Carlo Verdone. Ma è proprio con quest’ultimo che Eleonora Giorgi ha impresso per sempre il proprio nome nella commedia italiana.
I film con Verdone – Indimenticabile co-protagonista insieme a Verdone, autore e regista del film, Giorgi ha riscosso forse il maggior successo interpretando Nadia in Borotalco nel 1982. Fu lei insieme allo stesso Verdone a decidere il nome del film: «Leggero come una nuvola, come borotalco». Oltre al grande successo della commedia amorosa intorno alla storia di Sergio e Nadia, giovani venditori di enciclopedie, Giorgi ottenne anche un David di Donatello e un Nastro d’argento come miglior attrice. La stessa coppia si ritrovò nel 1988 in Compagni di scuola, dove l’attrice interpretò una giornalista in crisi con il marito, all’interno di una tragicomica rimpatriata del liceo. Verdone ha raccontato tra l’altro di conoscere Giorgi proprio dai tempi del liceo.
La Tv, la malattia e gli ultimi anni – Tra gli anni Novanta e Duemila Giorgi sì è allontanata dal cinema partecipando a fiction e programmi televisivi. Nel 1995 la miniserie Morte di una strega, poi la serie Lo zio d’America tra il 2002 e il 2006 insieme tra gli altri a Ornella Muti, Christian De Sica e Lorella Cuccarini. Nel 2009 ha preso parte alla terza stagione della popolarissima fiction I Cesaroni. Come concorrente ha partecipato negli anni successivi a Ballando con le stelle, Il grande fratello Vip, e come ospite e opinionista a Verissimo dove nel 2023 aveva annunciato di avere un tumore al pancreas. Da allora ha sempre raccontato la malattia e le cure a cui si sottoponeva, parlando anche di come il tumore progredisse nonostante i farmaci e un intervento. «Questi ultimi 14 mesi sono stati spaventosi a livello fisico, ma per quello che si è creato con la mia famiglia è stato l’anno più bello della mia vita» aveva detto all’inizio del 2025.