(ALS) – MILANO, 14 MAR – «L’indagine del 2017 è stata frutto di una macchinazione»: così il legale di Andrea Sempio, Massimo Lovati, uscendo dalla caserma dei carabinieri di Milano dove il suo assistito è stato portato per un prelievo coattivo del dna.
«Una macchinazione organizzata dagli investigatori dello studio degli avvocati difensori di Stasi, che clandestinamente hanno preso il dna di Andrea», ha ribadito Lovati assieme alla collega Angela Taccia. «Il ragazzo è tranquillo perché è innocente. La Procura ha agito perché qualcuno ha rimestato sotto. Non si è sottoposto volontariamente perché volevamo l’ordinanza del gip, una persona terza», ha aggiunto.
Lovati ha poi chiarito «che non c’era nessun rapporto con Chiara Poggi. Sempio aveva chiamato casa Poggi per cercare il suo amico», senza sapere che fosse partito. Rispondendo alle domande dei giornalisti, che gli chiedevano la ragione per cui Sempio avesse conservato lo scontrino di un parcheggio a sostegno del suo alibi, Lovati ha precisato: «Sono cose già archiviate, è tutto superato».
Taccia ha aggiunto: «Siamo sereni, non abbiamo nulla da temere e collaboreremo». (ALS)
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