In un fine settimana pieno di big match a fare notizia è il Bologna, che ha sconfitto con un pesante 5 a 0 la Lazio, superandola nella corsa alla Champions. Intanto, l’Inter, vincendo sull’Atalanta, si è portata in testa al campionato, a +3 sul Napoli, mentre la Juve ha tracollato all’Artemio Franchi di Firenze, perdendo 3 a 0.

Bologna a valanga – I bolognesi, guidati da Vincenzo Italiano, hanno continuato la serie di risultati positivi contro le pretendenti ai posti Champions: dopo aver battuto il Milan 2 a 1 a fine febbraio, hanno travolto la Lazio in una gara in cui i biancocelesti non sono riusciti a creare grandi occasioni. Dopo essersi portato in vantaggio con il danese Odgaard al sedicesimo minuto del primo tempo, il Bologna ha gestito il vantaggio per poi segnare altri quattro gol nella ripresa: due a inizio secondo tempo con Orsolini e Ndoye nel giro di un minuto (al 48esimo e al 49esimo rispettivamente) e altri due in chiusura, al 74esimo e all’84esimo con Castro e Fabbian. La Lazio è quindi ora staccata di due punti dallo stesso Bologna nella corsa alla prossima Champions League e dovrà ora inseguire il quarto posto insieme alla Juventus (ferma a 52 punti, uno in meno del Bologna) nelle ultime nove gare della stagione. Vincenzo Italiano ha ringraziato i tifosi e la squadra, ma ha detto: «Oggi è iniziato un ciclo di partite dure, toste, abbiamo ancora le prime della classifica da affrontare».

L’esultanza di Lautaro Martinez dopo il gol

Inter in testa – Il derby lombardo tra le nerazzurre – Inter e Atalanta – ha visto imporsi la squadra milanese per due a zero. Primo tempo con occasioni per entrambe, tra cui un palo dell’interista Thuram, che è finito in parità. La gara si è sbloccata nella prima parte del secondo tempo, con uno stacco di testa dell’esterno Carlos Augusto che ha battuto il portiere atalantino Carnesecchi su calcio d’angolo al 54esimo. Il match è continuato senza troppi pericoli per l’Inter, che ha raddoppiato a fine gara, all’87 esimo, con un inserimento del capitano Lautaro Martinez, qualche minuto dopo l’espulsione dell’atalantino Ederson. Martinez, il “Toro”, ha spronato la propria squadra verso le prossime partite: «Vogliamo arrivare in fondo a tutto». Quando gli è stato chiesto se il Triplete – la vittoria di Serie A, Coppa Italia e Champions League – sia fattibile, il capitano interista ha risposto: «Sembra quasi che non vogliamo dirlo, ma sì, ci crediamo». Ora a +3 in campionato, in seguito allo 0-0 del Napoli a Venezia, per l’obiettivo Triplete la squadra di Simone Inzaghi affronterà il Milan nell’andata di semifinale di Coppa Italia il 2 aprile e il Bayern Monaco ai quarti di Champions l’8 aprile.

La festa della Fiorentina a fine gara

Crisi Juve – I bianconeri di Thiago Motta hanno incassato l’ennesima batosta della stagione in trasferta a Firenze. Nel giro di un mese, la “Vecchia Signora” ha subito l’eliminazione dalla Champions League ai sedicesimi contro l’abbordabile PSV, la sconfitta ai rigori contro l’Empoli in Coppa Italia, e il pesante 4 a 0 dall’Atalanta, la sconfitta peggiore in campionato dal 1967. Nella partita di Firenze, la Juventus ha iniziato bene, ma ha concesso un gol su calcio d’angolo al 15esimo e non è riuscita più a riprendersi. Dopo la rete di Robin Gosens su ribattuta, la Fiorentina ha raddoppiato con un inserimento di Rolando Mandragora, servito in modo perfetto da uno dei tanti ex della partita, Nicolò Fagioli. Match chiuso definitivamente già a inizio ripresa dall’attaccante dei viola, Gudmundsson, che al 53esimo ha segnato il terzo gol battendo il portiere juventino Di Gregorio da fuori area con un tiro angolato. «Una serata magica e storica» per l’allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino, che a inizio febbraio aveva già battuto l’Inter capolista per tre reti. Crisi nera invece per il tecnico juventino Thiago Motta, che però non sembra a rischio esonero. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli ha infatti dichiarato: «Dobbiamo pensare all’obiettivo primario, che è andare in Champions League. Dobbiamo rimanere uniti in questo momento delicato ed uscirne tutti insieme».