«È molto emozionante, sono qui con una donna fantastica, il primo ministro italiano», aveva detto l’allora neopresidente degli Stati Uniti Donald Trump durante la visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Mar-a-Lago del gennaio scorso. Non è sicuro che il tycoon americano le riserverà la stessa accoglienza questa sera, 17 aprile, alle 18:00 ora italiana, quando Giorgia Meloni farà visita allo Studio Ovale.
Intanto, dal suo arrivo, Meloni ha cenato in una celebre steak house e dormito nella famosa Blair House, la tenuta ottocentesca a due passi dalla Casa Bianca che Donald Trump riserva agli ospiti di riguardo.

La telefonata con Von der Leyen – Alla vigilia dell’incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump, c’è stata una telefonata tra la presidente del Consiglio italiana e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «La visita della premier Meloni a Washington è stata coordinata con la presidente von der Leyen», ha dichiarato la portavoce della Commissione Arianna Podestà, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. La telefonata è avvenuta ieri 16 aprile in serata. Meloni e von der Leyen si sentiranno anche dopo l’incontro con Trump. La portavoce ha sottolineato che, in ogni caso, la competenza per il negoziato commerciale con gli Usa è della Commissione europea.

Dalla mediazione commerciale al ruolo internazionale – Il principale obiettivo di Meloni è quello di negoziare l’azzeramento reciproco dei dazi sui prodotti industriali attraverso la formula “zero per zero”.  La premier intende presentare una proposta che rispecchi non solo le priorità italiane, ma anche la posizione europea. L’obiettivo dichiarato è scongiurare una guerra commerciale che secondo il governo italiano indebolirebbe «inevitabilmente l’occidente a favore di altri attori globali». Giorgia Meloni ha già definito i dazi americani come una «decisione assolutamente sbagliata», una posizione chiara che dovrebbe portare direttamente all’attenzione di Trump durante il faccia a faccia.
Un dialogo con il presidente americano non sarà però facile. Trump è noto per essere un duro e imprevedibile negoziatore e vuole che l’Europa compri più prodotti americani, come gas e armi. C’è poi la questione Cina, l’elefante nella stanza durante l’incontro allo Studio Ovale. Il presidente americano ha più volte dichiarato che prendere le distanze dalla super potenza asiatica potrebbe essere un’utile arma nei negoziati sui dazi per i paesi europei.

Altri incontri – Domani Meloni sarà di nuovo in Italia, e più precisamente a Palazzo Chigi per incontrare il vicepresidente J.D. Vance nel secondo step della trattativa. Andrea Stroppa, il braccio di Elon Musk in Italia, le ha fatto gli auguri con un post su X, facendo presagire che anche la questione Starlink potrebbe essere oggetto del colloquio.