É in corso in queste ore la riunione dei vertici della Banca Centrale Europea (Bce) a Francoforte, dove si prevede che la presidente Christine Lagarde anunci il settimo taglio consecutivo ai tassi sui depositi. Con l’inflazione già arrivata all’obiettivo del 2 per cento, la scelta di tagliare di altri venticinque punti base il costo del denaro, portandolo al 2,25 per cento, permette di tenere sotto controllo le conseguenze delle manovre in atto alla Casa Bianca. Lo scopo è stimolare l’economia europea rendendo più facile l’accesso al credito e quindi gli investiment. Il nuovo taglio si iscrive in una manovra di più ampio respiro che, dopo aver portato l’inflazione al livello considerato ottimale, ora punta nel 2025 a stimolare la domanda anche in relazione al possibile impatto dei dazi decisi dal governo statunitense.

Lagarde

La presidente della BCE, Christine Lagarde Fonte: wikimedia commons

Cosa succede in Europa – «Vediamo ovunque incertezze e rischi» queste le dichiarazioni di Lagarde al margine dell’ultima riunione del 6 marzo scorso, quando si è raggiunto il costo del denaro più basso dal 2022, pari al 2,5 per cento. L’imposizione dei dazi americani ha portato la Bce a cercare una strada per rilanciare la crescita europea e metterla parzialmente al riparo dalle oscillazioni internazionali. Secondo diversi osservatori, nelle riunioni del consiglio direttivo della Bce di giugno e settembre ci saranno nuovi tagli che porterebbero il costo del denaro intorno all’1,75 per cento. Tutto questo se non dovessero accadere altri eventi incontrollabili come i dazi dello scorso 2 aprile. Si prevede che nella conferenza post annuncio Lagarde tenga aperte tutte le opzioni, così da adeguare di volta in volta le future decisioni di politica monetaria a seconda dei dati e delle evoluzioni del mercato.

E in America? – Dall’altra parte dell’Atlantico il presidente della Federal Reserve System (Fed) Jerome Powell si trova a dover fare i conti con una situazione ancor più complicata. Donald Trump lo accusa sul proprio social Truth di non tagliare i tassi: «Ha abbassato i tassi di interesse troppo tardi e in maniera sbagliata, avrebbe dovuto farlo prima, come la Bce, e dovrebbe sicuramente abbassarli ora». É già la seconda riunione consecutiva in cui Powell mantiene invariato il costo del denaro nell’attesa che la situazione dazi diventi più chiara e l’inflazione torni sotto controllo.