La foto dell’anno racconta la guerra. La guerra che rovina la vita di tutti, senza risparmiare i più piccoli. Il protagonista del ritratto è un bambino di 9 anni, Mahmoud Ajjour. Gli sono state amputate le braccia in seguito a un attacco di Israele a Gaza nel marzo 2024. Dopo l’incidente, Mahmoud ha trovato rifugio a Doha, in Qatar, dove vive nello stesso complesso di appartamenti di Samar Abu Elouf, una fotografa che lo ha immortalato nello scatto vincitore del premio dei “World Press Photo 2025“.

La foto vincitrice di Samar Abu Elouf (foto World Press Photo)
La foto – Elouf è una donna palestinese e una fotografa autodidatta. Da 15 anni documenta con i suoi scatti ciò che accade nel suo Paese. L’immagine per cui è stata premiata, scattata per il New York Times, vuole raccontare la situazione che vivono i bambini nella Striscia di Gaza dopo il 7 ottobre e la conseguente riapertura del conflitto tra palestinesi e israeliani. La donna, parlando del protagonista della sua foto, ha raccontato che «una delle cose più difficili che la madre di Mahmoud mi ha spiegato è stata che quando Mahmoud si è reso conto di avere le braccia amputate. La prima frase che le ha detto è stata: “Come farò ad abbracciarti?”».
Il premio – Il World Press Photo nasce ad Amsterdam nel 1955 con l’obiettivo di promuovere il reportage fotogiornalistico e le storie da esso raccontate. Secondo l’ultimo aggiornamento Unicef del 31 marzo, più di 15.000 bambini palestinesi sarebbero stati uccisi dall’inizio della guerra in Medio Oriente, oltre 34.000 sarebbero stati feriti e quasi un milione sfollati. Si può dire, una scelta giusta.